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lunedì 7 luglio 2014

FUTURE SHOCK 66



Padre Cantore in memoriam scienza pasticciona Il Padrone del mondo Inìsero Cremaschi

Sommario del n.66
(Anno XXVI - giugno 2014, pp.84)

Questo numero è dedicato all'opera e alla figura di Padre Enrico Cantore, salito in Cielo il 24 marzo 2014. Era un sacerdote gesuita, laureato in fisica, filosofia e teologia, già docente all'Università Gregoriana e alla Fordham University, biblista, teorico dell'umanesimo scientifico-sapienziale che poggia sulla certezza - come Egli scrisse - che "in Cristo non c'è estraneità tra scienza e fede. La ragione che mi è diventata sempre più chiara con gli anni è che la scienza esprime una dimensione essenziale della dignità umana nel nostro tempo e che Cristo è il fondatore di questa dignità".
Oggi, come sappiamo, la tutela di un tale valore è minacciata in modo radicale dalla degenerazione della scienza in scientismo. La fantascienza, come la intendiamo noi, è uno strumento in grado di contribuire alla difesa della dignità dell'uomo in ogni coordinata dello spazio-tempo. Questo concetto è ripreso e sviluppato sia nella sezione saggistica che in quella narrativa del presente numero. Nell'editoriale In memoriam di Padre Cantore di A. Scacco, si traccia una sintesi del pensiero del compianto sacerdote e si stigmatizza il ricorso disumano alla manipolazione genetica per la procreazione; in Scienza pasticciona e scienziati creduloni di A.Giuliani si critica la tesi di certi scienziati secondo cui "guardare la TV incrementa il pensiero matematico" (p.7); nell'analisi al romanzo di R.H.Benson Il Padrone del mondo, E. Leonardi rileva come la nuova religione dell'Umanitarismo rivesta le sembianze diaboliche dello scientismo; in Fantascienza, scienza e teologia di A.Scacco, si riportano alcune lettere scambiate dall'autore con Padre Cantore, in cui quest'ultimo indica nel Faust di Goethe il modello esemplare al quale dovrebbero ispirarsi gli scrittori di fantascienza.
Completano il numero le recensioni di libri recenti: 2001 + 5 Space Fantasia Collection di Y.Hoshino (S.Penazzi), You God di A. Petrino (E.Bianchi), L'uomo scientifico. Il significato umanistico della scienza di E.Cantore (A.Scacco); e meno recenti: L'anello del Pescatore. Il romanzo di Pietro II di J. Dobraczynski (S.Parenti), Prigionieri degli Otrix di I.Cremaschi (A.Scacco), la recensione del film Oblivion di J.Kosinski (S.Parenti), due poesie: Prigione di R.M.Tormen e Ad Inìsero Cremaschi ultraterreno di L.Picchi. Infine, le rubriche "Notizie" e "Lettere".

Ricordo che è ancora valida l'offerta-omaggio di Critica pedagogica della fantascienza, di Fantascienza umanistica, di Racconti del Venticinquennale e di Alieni, astronavi, robot... a quanti decidessero di sostenere "Future Shock".

giovedì 8 dicembre 2011

Futureshock, anno XXV per la fantascienza umanistica

Sono trascorsi 25 anni (1986) di esistenza in vita di "Future Shock". Per celebrare la ricorrenza, è stata pubblicata un'antologia di racconti curata dal sottoscritto. S'intitola cover25.jpg (29797 byte) Racconti del venticinquennale (pp.200) ed è impreziosita da numerosi disegni in b/n. E' composta da 22 racconti ed è preceduta da una mia introduzione, Le ragioni di una longevità, in cui spiego le ragioni della longevità della mia fanzine, concludendo che l'emarginazione della fantascienza scritta è un errore madornale, oltre che essere indizio di grave pregiudizio. Galileo, ironizzando sui timori che avevano i peripatetici nell'accettare la dottrina eliocentrica, faceva dire a Simplicio, nel Dialogo sui Massimi sistemi:...................C

http://www.futureshock-online.info/pubblicati/html/antologia.htm

giovedì 17 novembre 2011

FUTURE SHOCK: Kubrick e la fantascienza a cura di Antonio Scacco

 


 
noi di "Future Shock" apprezziamo il regista Stanley Kubrick per la sua interpretazione non escapista della fantascienza, anche se non ne condividiamo le idee sull'uomo e sulla società (si veda la nostra recensione al film Arancia meccanica) . Tutto questo non ci impedisce di prendere le distanze da coloro che, occupandosi occasionalmente di fantascienza, hanno la pessima abitudine di guardare al singolo autore (in questo caso, al solo Kubrick), trascurando la fantascienza nel suo complesso, come cerchiamo di evidenziare nel nostro editoriale del n.58 Una critica a senso unico della fantascienza, pubblicato online assieme alle rubriche "Notizie" e "Lettere".
 

Antonio Scacco

"Ricordo che è ancora valida l'offerta-omaggio di Critica pedagogica della fantascienza, di Fantascienza umanistica e di Racconti del Venticinquennale a quanti decidessero di sostenere "Future Shock", l'unica rivista esclusivamente di fantascienza esistente in Italia" A.S

giovedì 10 novembre 2011

Luigi Picchi: il professore e gli astronauti *from "Future Shock"

 
è uscito il n.58 (versione cartacea) di "Future Shock", l'unica fanzine al mondo di fantascienza umanistica. Ne volete un assaggio? Eccolo offerto da una poesia di Luigi Picchi, pubblicata sul numero in oggetto, in cui splendidamente ed efficacemente l'Autore interpreta uno dei punti di forza della linea editoriale di "Future Shock": l'incontro tra le due culture: quella umanistica e quella scientifica:

Il vecchio professore

Un giorno andranno a trovare il vecchio

 

professore gli allievi cosmonauti.

Avrà lunghi capelli bianchi e una folta
barba canuta alla Whitman.
Eccoli, dunque, gli allievi astronauti,
istruiti a conquistare le stelle.
Nella luce spietata della scienza,
col fuoco della tecnica. Il professore
leggeva loro i grandi poeti delle stelle,
da Manilio a Dante, da Milton
a Leopardi. Li addestrava a scrutare
il firmamento e a viaggiare
nello spazio con cuore di poeti,
a sognare le stelle primadi colonizzarle.
Aveva trasmesso loro l’orgoglio
d’essere dei pionieri dello Spazio.
Molti sono diventati comandanti
di flotte stellari o governatori di colonie
spaziali, altri sono morti in gloriose
missioni. Tanti sono stati decorati.
Ha trasmesso lui la fame d’infinito,
la divina inquietudine che nobilita
l’uomo, l’amore per la conoscenza
e l’avventura, la generosità che spinge
a sacrificarsi per il bene di tutti.
La poesia ha acceso il fuoco
della conquista!
LUIGI PICCHI, nato a Como l'8 dicembre de1 1969, si è laureato in Lettere Moderne all'Università Cattolica de1 Sacro Cuore di Milano e attualmente è docente di ruolo nel Liceo Classico Statale della sua città. Collabora alla rivista fiorentina "Città di Vita" e suoi scritti, recensioni e liriche, sono apparsi su "Il Ragguaglio Librario". Nel 1995 ha pubblicato insieme ad alcuni amici d'Università un libro di poesie, Campi di esistenza, e l'anno dopo uno di traduzioni poetiche Traslazioni affrancate (Servizio Editoriale I.S.U. Università Cattolica di Milano). Nell'ottobre del 1996, è uscito per i tipi di "Città di Vita" di Firenze, nella collana "I Segni ", una sua silloge: Tempo Minore. Ha pubblicato su "Future Shock" diverse poesie, racconti e saggi.
Il sommario, come sempre, è molto vasto e vario: filatelia giapponese e sf, la recente narrativa di sf per la gioventù, il mondialismo, l'immigrazionismo e la sf, ecc.. Per maggiori dettagli, basta cliccare sul sottostante link: http://www.futureshock-online.info/pubblicati/fsk58/home.htm

Antonio Scacco

 

umanistica e di Racconti del Venticinquennale a quanti decidessero di sostenere "Future Shock", l'unica rivista esclusivamente di fantascienza esistente in Italia.

domenica 16 gennaio 2011

FUTURESCHOCK: la science-fiction umanistica di Antonio Scacco

 

sfuman.jpg

FANTASCIENZA UMANISTICA

 

 

A prima vista, il titolo potrebbe far pensare ad una ulteriore ripartizione della fantascienza, da allineare a tutte le altre che i lettori e gli addetti ai lavori già conoscono: avventurosa, tecnologica, sociologica, speculativa, teologica et similia. In realtà, si tratta di una rilettura d'insieme della fantascienza, ispirata al concetto-base che la scienza è umanistica e ha, quindi, tutte le carte in regola per integrarsi con il sapere umanistico.

Anche la fantascienza, poiché ha stretti legami con la scienza, può legittimamente definirsi umanistica. Da qui, l'idea ispiratrice di questo libro: rintracciare tutte quelle opere che si sono ispirate al concetto di scienza umanistica.Compito non facile perché non sempre e non tutti gli autori di fantascienza hanno prodotto, e producono, storie in cui campeggia l'ideale dell'umanesimo scientifico. Più frequentemente, è dato di riscontrare opere in cui prevale l'ideale opposto: l'antiumanesimo. Il motivo è semplice (leggi tutto)