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martedì 8 luglio 2014

Silvano Vinceti e il mistero della Gioconda




* Silvano Vinceti " Alla ricerca della Gioconda" (Armando, Roma, 2014)….

"Trovare i resti mortali della cosidetta "Monna Lisa", ovvero Lisa Gherardini: questo è l'obiettivo dell'Autore – da anni impegnato in studi e ricerche filosofiche,esoteriche e religiose sui misteri celati nel dipinto di Leonardo –





Probabilmente il mistero definitivo non sarà mai svelato. Se non altro dal punto di vista strettamente estetico: la Gioconda, Monna Lisa trascende ormai il tempo e la spazio e qualsivoglia contingenza temporale, persino cronotemporale, visto certo mistero indicibile e malcelato di Leonardo stesso. Si scoprisse in futuro Leonardo come viaggiatore del tempo, qualcuno sarebbe poi così sorpreso, visto il Personaggio, forse troppo geniale come semplice terrestre del Rinascimento? Scienze di frontiere a parte, magari si matematicizzerà pure il sorriso inquietante meraviglioso di Monna Lisa, ma il mistero resisterà comunque.

Invece la ricerca ai limiti di Silvano Vinceti sulle spoglie di Monna Lisa... pur già quasi scandalose secondo certa casta dell'arte o semplicemente forse attardata, è ben al di qua della fantascienza, perché no? Se certo clamore e scetticismo fanno audience e paradossalmente favoriscono la scoperta stessa prossimo ventura possibile, irrita comunque certo quasi imprinting scettico a priori che rivela banalmente anche nel mondo degli esperti dell'arte, troppa burotica mentale da rottamare.

Vinceti mica è un paleontologo spaziale; bensì scrittore e ricercatore e animatore curatore culturale autorevole, persino feedback istituzionali. E la ricerca della Lisa Ghiradini perduta, in progress con tecniche quasi da NCIS...

Perché no? E Chissà, magari per miracolo qualche traccia di DNA anche tornerà alla luce... E nei tempi postumani, il sogno di Monna Lisa , scandalo di scandalo, potrebbe clamorosamente divenire in certo modo e similare sorriso, un risveglio bioetech, leggi human clonation!

Fanta- scienza a parte (con rigorosa lineetta), in ogni caso, anche se illusione, un libro avvincente sui lavori in corso della ricerca del Vinceti. Male che vada un romanzo sublime, sempre stimolo per la scienza non reificata ma creativa...


RobyGuerra

INFO



giovedì 5 giugno 2014

La Monna Lisa di Silvano Vinceti

LA NOTIZIA H24 ROMA

................Silvano Vinceti scrittore, autore e conduttore televisivo, Presidente del Comitato per la valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali, non è un “banale” Kolosimo, ma personaggio poliedrico e di ottima fama anche diversamente convenzionale: la sua idea “fissa” , secondo taluni, assomiglia parecchio alla sana e creativa “visionarietà” degli esploratori eretici, anche degli scienziati appunto non burocrati accumulatori di dati meramente empirici, come parecchi a suo tempo, ma non solo, paleopositivisti, ma poi – in seguito – scopritori di nuovi orizzonti e vie inedite per la scienza stessa.
Naturalmente, per Vinceti, la mission è meno rivoluzionaria o epistemologica: va da sè riscoprire il corpo che fu, i resti della sraordinaria Monna Lisa, mica una leggenda, di Leonardo, avrebbe valore non solo empirico esatto ma certamente anche supersimbolico, in tale vettore senz’altro una rivoluzione.
Monna Lisa è un archetipo, dinamica ermenuetica, a volte invisa oltremisura da certi paladini ortodossi di certa scienza, nello specifico sia la storia dell’arte che . come dire certa paleofilologia se non paleo/archeo sui generis almeno, storica stessa.
Certi esperti poi, anche se di gran stima accademica, spesso attraversano news possibili proclamando la vera scienza, ma – a ben vedere – in nome di discipline ben poco esatte di per sè, soprattutto inquinate da scarso download conoscitivo ben oltre le scienze specialistiche, come se Heisenberg o persino Freud non avessero mai parlato e almeno il primo “dimostrato” certo principio di indeterminazione o banalmente conflitto d’interessi anche solo psichico dei ricercatori, laddove – in particolare nelle scienze cosiddette umane, meno cosiddette pure e-o esattte (pure relative anche quest’ultime, al massimo probabilistiche) spesso pregiudizi se non banali gelosie del senso comune pregiudicano a priori analisi oggettive, quantomeno precludono subito orizzonti plurali possibili, al di là del quieto e innocuo archivio acquisito…
Vinceti, brevemente, con metodologie brillantemente plurali, mai unidimensionali, a volte quasi di confine ma sempre al di qua, indaga felicemente alla ricerca della Monna Lisa Perduta.
Magari alla fine l’esperimento continuo non darà gli esiti “entusiasmanti” sperati: tuttavia, ne siamo convinti, suo – come accennato – il multimetodo, almeno per certe “scienze” creativo del futuro anche immediato. Necessaria scienza creativa e anche visionaria, riassumendo, ma al di qua e trasparente come anche gioco linguistico, complementare alla ricerca accademica, per il progresso sia della conoscenza che della meraviglia (non solo campo di poeti e artisti).
Ecco, la grande malìa della Gioconda quasi Dafne inseguita dall’autore. Male che vada un progresso per l’Immaginario…

RobyGuerra

INFO
http://www.armando.it/schedalibro/22908/Alla-ricerca-della-Gioconda