Tra brevissimo, 27 ottobre.., apertura del ventennale Kona Hospital in provincia di Ferrara, ben noto caos sanitario ferrese- per forza di cose griffato oggi PD- se non altro, dato oggettivo indubitabile ed indiscutibile dal punto di vista ...storico-temporale-cronologico-politico... Ebbene se la prima pietra la mise persino un Papa... la firma per l'agibilità globale è ancora in alto mare, sebbene annunciatissima. (Oltre a Metro, trasporti...eccetera eccetera). Perchè delle due, ormai, l'una: o Kona Hospital, tra breve lo sapremo, sarà... è davvero il capolavoro europeo e d'avanguardia proclamato ripetutamente da Giunta e Medici di Ferrara (non tutti i Medici...), oppure, come sostiene la cosiddetta Opposizione ferrarese (Grillo...in testa con anche un referendum virtuale ma significativo), è il più grande scandalo sanitario italiano...
Ergo e Digito...: o molti dovranno chiedere lealmente scusa ed ammettere l'errore storico-ferrarese, una volta tanto, al PD e alleati a strafavore della legittimità del Nuovo Ospedale (con la conseguente chiusura del Sant'Anna in città), ammettere le balle di certa antipolitica... OPPURE: come molto già si mormora tra la vox populi cittadina e nel WEB, Avvisi di Garanzia a cascata per il Santo Natale 2011!!! E i destinatari, in tal caso, si sa chi sono...
Articolo su Le Scienze (dicembre 2010) svela che il Comune di Monza proibisce ivasi sferici per i pesci rossi perché la curvatura del vetro obbliga crudelmente i pesci ad una visione deformata.Non èuna bufala: in internetil fattoè confermato, e risulta cheanche Genova non vuole che i pesci rossicredanochenullasi muovaconmoto rettilineo.
La notizia potrebbe farconsiderare che a Monza e Genova ci siano amministratori peggiori dei nostri. Ma il confronto sarebbe scorretto. La decisione monzese, pur motivata da psicologia ittica da cabaret, vietando leclassichebocce vieta pure lapoca capienza rispetto ad altre formee la scarsa superficie esposta all’aria. Offre quindi vantaggi reali alle necessità fisiologiche dei pesciolini. Fossimocapaci, noi, di trovare vantaggi complementari alle sceltedi un'amministrazione propensa più a disfarsi di dotazioni municipali ereditate dal passato (ultimamente abbattono anche le alberature stradali) chead impiegarle al meglio!
Secondo uno studio del senatore PDStradiotto, quando andrà a regime il federalismo fiscale, il Comune di Ferrara, unico a rimetterci nel Nord Italia, perderàannualmente7,6 milioni di euro di trasferimenti dallo Stato. Si dovrà ricorrerea unfondo perequativo per i Comuni in miseria,l'equivalente della mensa dei poveri, visto che finora abbiamo ricevutoindietro dallo Stato più di quanto corrisposto. Un profondo sud,depresso,al nord.Aggravato dall’assenza dirisorse interne compensative, chehanno alienato(innome della cittadinanza!)le miglioriproprietà del Comune.
Purtroppo, aFerrara pure la produttivitàè da poveracci. Se non ci sono industrie forestiere che vengano ad impiantarsi (anche organizzazioni commerciali, dai supermercati, alle librerie), qui si lavoricchia. Maper attirare insediamenti industriali,quali peculiarità diverse da acquiescenti sudditanzeavrebbe Ferrara, se la cultura locale è indifferente a ciò che è buono e utile al lavoro?
Quando le lauree non eranobaccellierati camuffati,la presenza del petrolchimico che fu il più importante d'Europa non è bastata a stimolarenella nostra Universitàun corso di laurea in Chimica Industriale. La stessa Università cheoggivede morire d'inedia l'antica Facoltà di Medicina. Unomicidio premeditato, a cura di amministratoriservili ai potentati regionali.Quei figuri, accettandodocilmente(innome della cittadinanza!)chel’ospedale abbiapochi posti letto,garantisconodistese di barelle nei picchi d'affluenza e tolgonole fondamentaalla Facoltà diMedicina! Due piccioni avvelenati con una fava. Le Università di Bologna e Modena,chea differenza di Ferraradispongono di più ospedali cittadini,fagocitano. Nonsi sa se ecomeringraziano.
Per soprammercato, nonci si fa scrupolo(semprein nome della cittadinanza!)di farcadere a pezzi per decenni l'unico ospedalein cittàin cambio di un interminabile cantierelontano, in mezzo alla campagnaedemozionante(ed economico)come un safari: èraggiungibilesenzadifficoltàcongli elicotteri o i mezzi cingolati. O gommoni, quando quellazona alluvionalesi allagherà.
Non si può negare che i pesci rossi di Monza siano più tutelati dei pesci in barile ferraresi.
Questa mattina i militanti di Giovane Italia e di Azione Universitaria hanno compiuto un blitz presso i principali edifici simbolo della contestazione universitaria di questi giorni.
Abbiamo affisso a tutte le entrate della Residenza Municipale, del Rettorato e della Facoltà di Architettura (fino a sabato occupata dagli studenti di sinistra) dei sigilli recanti la dicitura:
"SEQUESTRO. Area infestata da conservatori-finti progressisti "pericolosi" per gli studenti. (Baroni contro il merito, rettore solidale con l'occupazione, Sindaco che considera la cosa pubblica una sua proprietà, Studenti contro il cambiamento) E' fatto divieto a chiunque di introdursi nell'area del sequestro; i trasgressori saranno puniti a norma di legge (ammesso e non concesso che ci sia chi voglia farla rispettare)"
Con questa forte provocazione, vogliamo: sostenere la Riforma dell'Università, stigmatizzare il comportamento del Sindaco e del Rettore, lanciare un messaggio ai nostri " amici" della sinistra universitaria e agli studenti in genere.
Sosteniamo questa Riforma perché finalmente viene introdotta la valutazione in base al merito: viene infatti affidata la valutazione dei docenti in grande misura al giudizio espresso dagli studenti che finalmente diventano il centro dell'università; vengono assegnati i finanziamenti in base alla qualità della ricerca e della didattica effettuate e alla modalità di utilizzo dei fondi statali da parte di ciascun ateneo; vengono premiati gli studenti meritevoli con l'istituzione di un fondo per il merito, che va a finanziare borse di studio assegnate non solo in base al reddito; viene concessa finalmente ai ricercatori una progressione di carriera in base alla ricerca svolta e alla didattica obbligatoria, eliminando così la piaga dei ricercatori - precari a vita e delle raccomandazioni, combattendo la gestione spesso familiare degli atenei; vengono tagliati gli sprechi di facoltà inutili o con un numero ridicolo di iscritti; vengono bloccati negli scatti stipendiali e nelle posizioni di responsabilità quei professori che non svolgono in prima persona un'attività didattica di qualità accertata e riconosciuta; viene limitato il mandato di ogni rettore ad un massimo di 6 anni, evitando così la formazione di veri e propri imperi retti dalle baronie.
Vogliamo stigmatizzare le posizioni del Rettore Pasquale Nappi, che oltre ad aver dichiarato a nostri rappresentanti che considerava l'occupazione della facoltà una libera, pacifica e legittima manifestazione (!!!) , ha ribadito più volte agli studenti occupanti la sua totale solidarietà.
Condanniamo invece le azioni del tutto politiche svolte dal Sindacodel Comune di Ferrara Tiziano Tagliani, che ha concesso agli studenti di sinistra di occupare liberamente gli uffici comunali, di esporre all'esterno del suo stesso ufficio un lungo striscione e di affiancare al tricolore e alla bandiera della città di Ferrara quelle rosse della loro associazione. Non contento di ciò, ha promosso la pubblicazione sul sito del Comune della lettera che gli occupanti (appartenenti ad una sola fazione!!!) hanno scritto al Presidente della Repubblica Napolitano. Al sindaco vogliamo ricordare che sebbene egli sia stato eletto con i voti della sinistra e le sue scelte siano marcatamente politiche, gli edifici e il sito del comune sono luoghi di informazione e di rappresentanza amministrativa per tutti i cittadini di Ferrara, indipendentemente dagli schieramenti di parte.
Vogliamo infine ricordare ai nostri "compagni" delle associazioni universitarie di sinistra che si può manifestare anche in modo forte e provocatorio, ma senza dover per questo occupare spazi e luoghi pubblici, senza dover prevaricare la libertà di nessuno e senza calpestare il diritto allo studio del quale continuano incessantemente a riempirsi la bocca.
Concludiamo rivolgendoci direttamente a tutti gli studenti, perché non si facciano sedurre da vuoti slogan e becera disinformazione e non si facciano strumentalizzare da quei poter forti e faziosi interessati al mantenimento dello status quo per salvaguardare soltanto i loro tornaconti personali.
A loro ci appelliamo per sostenere questa Riforma, perché il Domani ci appartiene!
Questi amministratori di fronte all'artista sono disarmati,poichè ogni artista è diverso dall'altro,ogni artista è un individualista,o potenzialmente un ribelle: dipinge e scrive quello che gli piace e non quello che piace o è utile al colore della loro bandiera politica. Fortunatamente,per costoro, i tiranni hanno sempre avuto una brillante idea per risolvere questo problema: sopprimere l'artista,assassinarlo,imprigionarlo.
E' capitato a Garcia Lorca in Spagna,è capitato a Lounès Matoub in Algeria,è capitato nella vecchia Russia sovietica,dove scrittori e poeti scomparvero a decine e forse a centinaia.E' un'esercizio al quale si sono dedicati paesi africani e Fidel Castro, la Cina comunista,e in moltoi altri paesi,compresa l'Italia all'epoca dell'Inquisizione,esperta in roghi e caccia alle streghe,ma il caso più clamoroso è quello dell' Iran che ha condannato a morte uno scrittore reo di aver scritto un romanzo irriverente.
Lo Stato democratico non fa (ancora) fucilare gli artisti e non li rinchiude in prigione,a meno che non siano dediti alla droga ( come capitò a Schifano) o non commettano plateali atti immorali. In tutte le altre circostanze li ignora. Qualche volta ( spesso) l'artista è un disoccupato permanente.Cerca di sopravvivere con la sua pittura e quasi sempre è abbandonato a se stesso:D'altronde se si tratta di un operaio,è un disoccupato; se si tratta di un artista, è invece un fannullone.
Una società giusta aiuta i poveri e non regala ai ricchi. Chi la governa taglia gli sprechi ed investe in economia e lavoro. Usa la crisi per fare riforme e cambiamenti strutturali. Contro tutto questo cozza il sistema tariffario dei servizi a domanda individuale (trasporto scolastico, centri ricreativi estivi, nidi, materne, con esclusione della mensa), che in perfetta continuità con il passato, l’amministrazione comunale si appresta a portare in consiglio dopo un ritocco dell’1,5%. Una famiglia con valore ISEE annuo di oltre 43 mila euro (corrispondente ad un reddito di 90 mila) pagherà 375 euro/anno per il trasporto scolastico, che ne costa 1056 al Comune. Significa che sulla collettività si scaricheranno 681 euro.
Questo è ciò che prevede il piano del sindaco Tagliani, che finora si muove lentamente, in perfetta continuità con il passato, senza scosse e con approccio notarile, in un contesto sociale che invece richiederebbe un forte impulso per il cambiamento....
Anche a Ferrara, più prevedibile di un gatto con la coda, la casta dei giornali ha aderito senza se e senza ma al No Bavaglio-Day, mistificando quel che in realtà tutta la popolazione italiana pensa da un pezzo. Berlusconi o non Berlusconi... legge discutibile o meno, la gente pensa e dice chiaramente che la stampa italiana è una casta e basta, la pensa come Beppe Grillo. Altro che ribadire "il dovere dell'informazione e contro la censura" come scritto nel pomposo documento ufficiale nazionale sottoscritto da molti liberi direttori.. poi la gente sa che son loro i primi a censurare, oltre a dimostrare sempre più analfabetismo culturale e ciberculturale sconcertanti (tranne eccezioni ci mancherebbe...).
Rosa e Cimarelli (Pdl) invitano il sindaco a una scelta tra Verdi e San Paolo
La vicenda legata al Teatro Verdi continua a far discutere, anche in considerazione dei progetti futuri o futuribili che dovrebbero nascere dalle ceneri dell’edificio storico.
Nel corso della recente visita del Gabibbo, il sindaco ha dichiarato senza mezzi termini che il Comune non ha i fondi per completare il recupero dell’opera e soprattutto non sarebbe in grado di gestire economicamente un secondo teatro cittadino. Al suo posto, sempre il sindaco ha lanciato l’ipotesi di cercare di modificare il cambio di destinazione d’uso al fine di realizzare un moderno centro congressuale.
Proprio su quest’ipotesi si è fatta sentire l’opposizione attraverso un’interpellanza presentata congiuntamente in Circoscrizione 1 e Consiglio comunale dai consiglieri Leonardo Rosa e Luca Cimarelli...
*IL GABIBBO A FERRARA SU STRISCIA LA NOTIZIA A GIORNI
“Non sono un pagliaccio”… così il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani ha liquidato igiornalisti ferraresi, negando loro l’accesso in Comune… durante il blitz diStriscia la Notiziae ilGabibbo.. Poi i vari Tagliani, Maisto e nave delle barbabietole della castaFerrara la Rossa… fanno i paladini della libera informazione!
Blitz della nota trasmisione di Canale 5 di satira e denuncia sociale in particolare per lo scandalo del glorioso Teatro Verdi da anni in coma vegetativo, dopo ingenti somme già investite, a suo tempo per il programmato restauro. Rinnovamento… poi ufficialmente bocciato recentemente, adducendo la scarsità di risorse economiche del Comune, quindi non più unapriorità.
Da quando Tavolazzi ha sollevato in consiglio comunale il caso della presenza di Pfoa nell’acqua dell’acquedotto, tutta la congrega Pd è diventata filoamericana, trainata dall’entusiasmo della coppia Tafuro-Portaluppi. In pratica non passa giorno senza riportare dati d’oltreoceano, pende dalle labbra dell’Epa (l’uffici o governativo americano per la protezione ambientale) più che dal segretario del partito, perché quest’ultimo non sa niente di contaminanti, invece l’Epa cita delle dosi ammissibili di Pfoa maggiori di quelle indicate da Tavolazzi.Leggi il resto… »
Fra i documenti di un impianto di cui progettavo l’ampliamento c’era uno strano accostamento fra il diavolo e l’acqua santa. Si trattava di fatture emesse dal grossista più caro sulla piazza, per forniture ad un’impresa che non compra neanche un chiodo senza pretendere il massimo sconto.
La spiegazione stava nel contratto d’appalto per alcuni lavoretti. Una clausola stabiliva il rimborso delle spese per i materiali presentando le fatture d’acquisto (quelle che avevo trovato) i cui importi andavano maggiorati del 10%. Quindi, più i materiali fatturati costavano cari, più lievitava quell’aggio dato dal 10%. Per l’impresa, il comprare a prezzi rabbiosamente alti era un affare, data la certezza dei pagamenti di quel committente!
Nel mondo reale simili contratti sono confinati a casi sporadici per piccoli importi. Invece in quello della politica, tanto per cambiare, i polposi sconfinamenti non mancano. Ne abbiamo una prova nel poliennale Contratto di Servizio per la pubblica illuminazione del nostro Comune (stipulato con Agea e passato ad Hera), in cui non sono posti vincoli sui costi sostenuti per i “piani di rinnovamento, ristrutturazione o ampliamento degli impianti…” (art. 8, commi 3 e 8), dato che non c’è traccia di limitazioni all’infinita tipologia dei materiali acquisibili.
Poiché il ricarico d’impresa è imprescindibile per società che comprano materiali da rivendere ai clienti, se nulla vieta di incrementare i guadagni dai ricarichi scegliendo fra le tante soluzioni più costose, i prodotti a buon mercato sono graditi come la peste.
Ne abbiamo una prova nell’eterogenea fioritura di nuovi modelli fra pali e corpi illuminanti ultimamente installati a Ferrara, vincente offensiva anti-standard! Oltre a pagar cari, o carissimi, i vari esperimenti, è certo che si pagheranno a prezzi da amatore i ricambi quando serviranno.
I 25.000 punti luce installati sono una miniera d’oro con un contratto così acquiescente, infatti dal 2002 ad oggi la spesa milionaria è quadruplicata!
Si esaurisce qui la disinvoltura contrattuale? Magari! I “corrispettivi” che il Comune paga annualmente per la gestione ordinaria (art. 9, comma 1) sono determinati da un prezzo unitario moltiplicato per il numero di punti luce esistenti (a prescindere dalla potenza unitaria). Ma tutti i nuovi punti luce sono di potenza dimezzata rispetto a quelli vecchi, così Hera risparmiando sull’energia intasca il corrispettivo del “nostro” risparmio energetico! E’ giusto, no?
Manca lo spazio per altre inebrianti particolarità nel Contratto che ha privato la città del suo naturale servizio comunale. Si avrà comunque occasione di riprendere l’argomento per il pubblico divertimento. O per la nostalgia di quando il Comune aderiva al suo ruolo, non comprando nulla da “rivendere” a se stesso con ricarichi, e cercando onestamente di spendere il meno possibile.
di Valentino Tavolazzi E’ confermato: al Sant’Anna non rimarrà alcun servizio di emergenza, né si pronto soccorso di stabilizzazione. Lo hanno dichiarato ieri in commissione consigliare il direttore generale dell’azienda ospedaliera Riccardo Baldi ed il direttore sanitario Davide Fabbri. Quando Cona aprirà (non esiste una data certa, ma non nel 2010), in città verranno meno l’assistenza notturna, per qualsiasi necessità, le prestazioni oggi erogate al Sant’Anna in day hospital, le radioterapie e le chemioterapie oggi effettuate in giornata senza ricovero. Anche le dialisi saranno ridotte (una parte, per i pazienti più critici, sarà trasferita a Cona). In città non ci saranno più TAC, PET ed altre strumentazioni diagnostiche sofisticate. Gli strateghi sanitari del Pd costringeranno gli anziani a spostarsi ogni giorno a Cona per chemioterapia o radioterapia, oggi prestate in day hospital al Sant’Anna. Dovrà recarsi a Cona anche chi, dopo le 20, avrà bisogno di assistenza per una storta, per una piccola ferità, per un principio di colica renale, per una scottatura. I portoni del Sant’Anna, la notte, saranno sprangati. Tutto questo, nell’incertezza sulla disponibilità di mezzi di trasporto, 24 ore su 24, tra il centro cittadino e Cona. Leggi il resto… »
“Quanto apparso sulla stampa fino a oggi è solo la punta dell’iceberg. Quelle agende contengono molte altre cose che verranno fuori presto”. È l’avvertimento che lancia Giovanni Donigaglia. Dopo le prime anticipazioni fornite dal “Giornale” e riguardanti alcune pagine di due delle cinque agende in mano all’ex numero uno della Coop Costruttori, altre “verità” sui nomi di politici dell’area ex Pci-Pds-Ds, che ai tempi d’oro attorniavano la galassia del colosso argentano dell’edilizia, potrebbero essere svelate alla stampa.
E l’occasione potrebbe essere l’incontro che si terrà a Roma tra lo stesso Donigaglia e Maurizio Gasparri. Il capogruppo del Pdl al Senato, proprio da Ferrara, dove è arrivato per la campagna elettorale, si era definito un “un estimatore a distanza di Giovanni Donigaglia”, auspicando un incontro per chiarire “i finanziamenti da parte delle coop rosse all’allora Pci-Pds”....
facciamo riferimento alla lettera inserita in data 06/11/2009 della collega Susanna Droghetti inerente alla perdita della manifestazione della Mille Miglia a Ferrara, con tutti gli annessi e connessi che questo comporta per la città. Il Vice Sindaco e Assessore alla Cultura Maisto, ha dichiarato di essere dispiaciuto per la perdita della tappa, ma che, in questa fase delicata del Bilancio Comunale, serviva “rigore”… Certo! Serviva rigore… salvo poi elargire (come ho già detto, ma è giusto rinfrescare la memoria di chi legge) a destra (anzi… a sinistra) e a manca, assegni “ad personam” di 20 mila Euro all’anno alla Portavoce del Sindaco, oltre allo stipendio, 93 mila Euro di contratto all’anno per 3 anni all’ex Presidente ACFT, che l’ha meritato visto che ci siamo persi pure l’Azienda Trasporti Pubblici a Ferrara. Hanno deciso poi, e questo riguarda la nostra Circoscrizione, senza nemmeno sentirne il parere, di dare la somma di 33 mila Euro alla Cooperativa (guarda caso) “Il Germoglio” che affiancherà l’Amministrazione, come riportato nell’articolo del 2/11/2009, nell’opera di interazione con la Comunità Sinta che è insediata nell’area di Via Delle Bonifiche a Pontelagoscuro… ma perché noi Consiglieri della Circoscrizione 3 l’abbiamo saputo solo leggendo l’articolo ? Visto che siamo in periodo di ristrettezze, non se ne poteva parlare prima di elargire 33 mila Euro, o no? Ma tanto per cambiare, siamo alle solite, si mettono i cittadini davanti al fatto compiuto !
Gioventù Italiana Ferrara, movimento giovanile de “La Destra” si oppone alla proposta dell'On. Adolfo Urso (PDL), riguardante l'introduzione dell'ora di Religione Islamica facoltativa nelle scuole. La notte scorsa nella maggior parte delle scuole superiori della città sono stati affissi degli striscioni per manifestare "la nostra totale opposizione alla proposta - si legge nel resoconto ufficiale rilasciato dal movimento - . La nostra non vuole essere una posizione discriminatoria nei confronti dei credenti musulmani, ma bensì un metodo per difendere quella che è la nostra identità culturale e storica. Crediamo che si debba avere rispetto di qualsiasi Religione e Cultura, senza però rinunciare alla propria identità.
Indipendentemente da chi sia credente o non credente, è innegabile che la Religione Cristiana, in particolare quella Cattolica, sia il fondamento della Cultura Italiana ed Europea.
La nostra identità odierna è stata indiscutibilmente influenzata dalla
Religione Cristiana che, nel bene o nel male, ci ha portati ad essere il Popolo che oggi siamo. ...
Nella convinzione che la rubricaPunti di Vistapossa svolgere la funzione di corretta informazione della cittadinanza, replico brevemente al consigliere Portaluppi del Pd, autore di un lungo e querulo intervento (epiteto, il secondo, che di certo gradirà, in quanto utilizzato da un “noto” cronista ferrarese). Egli lamenta il mancato rispetto delle regole e si erge a tutore della legalità già garantita, a suo dire, dal regolamento, integrato dalla novella delibera consiliare.
Siamo in emergenza occupazionale, si faccia subito un consiglio comunale straordinario per esaminare la situazione ferrarese e per chiedere, forze di maggioranza in testa, un consiglio regionale sulla situazione ferrarese. Sarà un autunno caldissimo a Ferrara, con ricadute pesanti sulle famiglie, che già subiscono gli effetti della crisi globale. Servono risposte immediate, che di certo non dà il Dup (documento di programmazione della regione).
Ferrara, 30 settembre 2009 - Nessuno più dei ferraresi ha diritto a un posto in prima fila, come recita un vecchio spot della Rai. La provincia estense è infatti la più virtuosa d’Italia per quanto riguarda il pagamento del canone televisivo. Nel 2008, il 91,15% di coloro che non godono di alcun tipo di esonero ha deciso che era giusto versare i 107,5 euro a viale Mazzini. "Una realtà davvero splendida", commenta soddisfatto un funzionario della tv pubblica.
Spulciando tra i numeri, si scopre che a Codigoro, l’evasione raggiunge appena lo 0,6%. Il comune è uno dei tre più virtuosi di tutto il Paese. Per quanto riguarda la provincia di Ferrara, il secondo posto se lo aggiudica Copparo (99,6%), mentre terza è Ostellato con il 97,92%. La maglia nera spetta a Migliarino, con il 79,54%.
"Continuano a pagare il canone, perché sono dei fossili". Questo il caustico commento di Vittorio Sgarbi sui suoi concittadini. "A Ferrara tutto è fermo e la libertà sulle scelte individuali — spiega — è subordinata a una logica di squadra". Per il critico d’arte, il pagamento dei 107,5 euro a viale Mazzini sarebbe dettato più dall’inerzia che da una reale presa di coscienza. "Non vedo per quale motivo si debba imporre questa tassa — conclude — visto che la Rai può fare raccolta pubblicitaria e i programmi che vanno in onda non sono certo migliori di quelli della tv privata".
*photo Dalai Lama, esempio al contrario di diversità culturale biofila....
Pordenone - Come Hina. Stessa tragica fine. Una ragazza marocchina di 18 anni è stata uccisa con coltellate alla gola dal padre, contrario alla sua relazione con un italiano di 31 anni probabilmente a causa della diversa religione. E' successo ieri sera a Grizzo, piccola frazione di Montereale Valcellina (Pordenone) mentre la coppia si stava recando, in auto, nel ristorante dove la ragazza lavorava come cameriera e del quale il giovane è socio. I due - Sanaa Dafani e Massimo De Biasio - sono stati incrociati dal padre della ragazza - El Katawi Dafani, di 45 anni - che li stava aspettando su una stradina fuori del borgo, e, una volta scesi dalla macchina, una Audi A4, sono stati aggrediti. La fuga in auto e la corsa nel boschettoLa ragazza ha tentato di fuggire verso un vicino boschetto ma il padre l'ha inseguita, raggiunta e uccisa con colpi di coltello alla gola. Il fidanzato è stato ferito in più punti, ma è riuscito a salvarsi....
Ferrara, 30 settembre 2009 - Nessuno più dei ferraresi ha diritto a un posto in prima fila, come recita un vecchio spot della Rai. La provincia estense è infatti la più virtuosa d’Italia per quanto riguarda il pagamento del canone televisivo. Nel 2008, il 91,15% di coloro che non godono di alcun tipo di esonero ha deciso che era giusto versare i 107,5 euro a viale Mazzini. "Una realtà davvero splendida", commenta soddisfatto un funzionario della tv pubblica.
Spulciando tra i numeri, si scopre che a Codigoro, l’evasione raggiunge appena lo 0,6%. Il comune è uno dei tre più virtuosi di tutto il Paese. Per quanto riguarda la provincia di Ferrara, il secondo posto se lo aggiudica Copparo (99,6%), mentre terza è Ostellato con il 97,92%. La maglia nera spetta a Migliarino, con il 79,54%.
"Continuano a pagare il canone, perché sono dei fossili". Questo il caustico commento di Vittorio Sgarbi sui suoi concittadini. "A Ferrara tutto è fermo e la libertà sulle scelte individuali — spiega — è subordinata a una logica di squadra". Per il critico d’arte, il pagamento dei 107,5 euro a viale Mazzini sarebbe dettato più dall’inerzia che da una reale presa di coscienza. "Non vedo per quale motivo si debba imporre questa tassa — conclude — visto che la Rai può fare raccolta pubblicitaria e i programmi che vanno in onda non sono certo migliori di quelli della tv privata".