Roberto Guerra: Renaissance XI da Opere Futuriste Complete *from SexArtKnowledge

 


“Cari contemporanei del 22° secolo, sono felice di confessarvi finalmente come Dio mi abbia creata (è stato il primo, una celeste volta quindici miliardi di lune fa). Con le dodici poesie più belle, arrapate, estatiche e vertiginose
della mia breve ma godutissima passeggiata terrestre: dove ancor
oggi cadono le rose a primavera, fiorisce la neve d’inverno, inciampano le viole in autunno, sbocciano i semi turgidi nell’ibernato sole d’estate. Sotto i segni della Ninfa e della Vergine, in quelle stanze intrise
ancora delle mie notti innamorate, giacciono il do e il sol dei miei innumerevoli orgasmi, tutti mesi-luce incantati. Dante, Cavalcanti, Bembo, Rossetti, Panormita, Ovidio, Epicuro, Lodovico, Petrarca, Aretino e Rimbaud assaporarono tutti un brillante (due, tre, quattro) cielo di Venere, la stella a me consacrata. Io sonnambula, nottambula, bambola! Alcuni venuti da altri universi io immaginavo, desideravo e ora conosco la conoscenza, io Lucrezia, le beatrici o angeliche misteriose, l’Europa degli architetti, io, il paradiso o l’inferno (che spasso quando Iddio mi scoprì con Lucifero), l’ars amandi, l’happening dell’uomo, io, costola divina del mio principe cosmico in carne e corpo, oggi anche del tempo, dove il veleno di Eros ha sedotto addirittura la morte, dolcissima. Bevete i miei filtri di ciliegia!”

Scritto da Roberto Guerra – Opere Futuriste Complete, Nomade Psichico, 2011