Repubblica ricorda Almirante: Donna Assunta, fischi e risate salutano Fini

 

 
 
Un ricordo di Giorgio Almirante caratterizzato dall'amore eterno e dalla passione di donna Assunta, la moglie che gli è sempre stata accanto, e da molti parlamentari ed esponenti politici oggi nel Pdl. E i fischi indirizzati al presidente della Camera e leader del Fli, Gianfranco Fini. Sono queste le due chiavi di lettura della commemorazione dello storico esponente della Destra italiana, morto nel 1988, a Milano. In un Teatro San Babila gremitissimo - oltre 500 persone con la polizia che non ha potuto che bloccare l'ingresso di altre centinaia di persone rimaste fuori - è stato proiettato un filmato inedito con anche particolari curiosi e meno conosciuti di Almirante. In sala, fra i tanti, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, e il fratello Romano, consigliere lombardo, e poi Mantica, Beccalossi, Mantovani, De Corato, Corsaro, Fidanza, Nola.

La manifestazione per ricordare Almirante

Dalla proiezione si è scoperto, dalla voce della consorte, che il fondatore dell'Msi era molto distratto e che quando andava in terza classe per riuscire a dormire si copriva il volto con un foulard. Poi per errore prendeva le scarpe o troppo piccole o troppo grandi del passeggero a fianco, così come sistematicamente in parlamento andava via con il cappotto di Fanfani ("Una volta mi ha chiamato e subito gliel'ho fatto riportare", ha spiegato donna Assunta). Ma è stata ripercorsa tutta la storia della destra, le accuse ad Almirante 'fucilatore', i morti, le scissioni, i successi e i valori.

Convitato di pietra è stato Fini: quando si è vista la sua elezione a segretario come 'delfino' del capo, in sala si sono sentiti alcuni fischi e contestazioni ("Cornuto", ha gridato un uomo). Anche donna Assunta con i giornalisti è stata lapidaria: "Non mi interessa parlare di Fini, non mi interessa parlare di altri. Perchè mi volete rovinare la giornata? I valori della destra sono qui". Il ministro La Russa ha invece voluto operare un distinguo: "Almirante non ha sbagliato a scegliere Fini, era un strada giusta per il futuro. E' stato Fini, dopo, ad avere sbagliato". "Mi ricordo quando a Capo Taormina nel 1987 insieme col segretario, mio padre, Pinuccio Tatarella e donna Assunta fu dato il via libera alla candidatura di Fini. Almirante aveva capito che la destra doveva uscire da un circolo chiuso".

http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/03/06/news/milano_ricorda_almirante_e_fischia_fini_la_russa_ha_scelto_la_strada_sbagliata-13256832/