Il sindaco Matteo Renzi contro il PD per il futuro

 


 

 

IL PD COLPITO DAL FUOCO AMICO DELL'INCENDIARIO MATTEO RENZI

 
RENZI CONTRO IL PD – Non basta Berlusconi che, tenacemente attaccato al potere, resiste a tutti gli scandali. Non bastano i contrasti con l’Idv sulle comunali a Napoli. Non basta la debolezza interna che il partito palesa da tempo. Ora ci si mette anche Matteo Renzi a sparare a zero sul Pd. Certo, non è la prima volta. Ma in questa occasione il sindaco di Firenze si spinge un po’ più in là, forse troppo rispetto a quanto possa essere concesso in un momento in cui la sinistra dovrebbe restare compatta. E invece ecco le solite divisioni. Sul palco del Teatro de’ Servi a Roma si sono trovati l’ex leader Walter Veltroni, il sindaco di Torino Sergio Chiamparino e lo stesso Renzi. Nessuno nomina Bersani ma l’immagine del segretario non esce troppo bene. Anzi. ”Se Berlusconi ha ancora consenso – dice Veltroni – se resta in sella dopo tutto quello che è accaduto una ragione c’è: non c’è ancora in campo un’alternativa credibile”. Innegabilmente vero. Ma è altrettanto ovvio che è difficile riuscire a costruire un’alternativa credibile creando frammentazioni all’interno del principale partito di opposizione.
La vera prima donna, comunque, è il sindaco di Firenze, che bombarda il Pd con una raffica di critiche. “La raccolta delle firme non serve a nulla – dichiara – basta con questa ossessione dell’antiberlusconismo”. E ancora: “La santa alleanza è una sciocchezza”. E poi una frase che avrà certamente fatto rabbrividire i vertici del centrosinistra: “Mi auguro che Berlusconi possa dimostrare la sua innocenza al processo, perché in un paese civile una condanna non si augura a nessuno”. C’è di che restare perplessi. Passi il rispetto per l’avversario, anche se si tratta di un rispetto unilaterale, poiché il premier accusa insistentemente i politici di sinistra di essere comunisti che mangiano i bambini. Passino la correttezza e la pacatezza tanto care a Veltroni, che comunque non hanno funzionato alle politiche del 2008. Ma forse un po’ di sano cinismo politico non farebbe male a questo partito.

 
http://www.direttanews.it/2011/03/10/pd-renzi-critiche-il-pd-colpito-dal-fuoco-amico-di-renzi/
 

Al di là del giustizialismo per la futura Italia democratica e dell'alternanza

 
Renzi e Alfano dopo l'era Berlusconi
 
La politica del futuro? Potrebbe essere dominata dell'attuale ministro della Giustizia, Angelino Alfano, e da Matteo Renzi, sindaco di Firenze. I due 40enni sono una proposta immaginaria che potrebbe concretizzarsi al prossimo appuntamento elettorale nel 2013.
Si sono fatti strada con molta gavetta e passione, hanno conquistato la ribalta nazionale e adesso possono aspirare a qualcosa in più.
Lasciati a casa Silvio Berlusconi, Pier Luigi Bersani e compagnia varia per raggiunti limiti di età, nel panorama politico italiano spuntano due giovani che hanno le carte in regola per conquistare la leadership del futuro. Sempre che non finiscano fuori strada prima.

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http://www.lettera43.it/politica/10554/renzi-e-alfano-due-40enni-pronti-per-il-dopo-cav_breve.htm
 
Alemanno e Renzi firmano protocollo per riduzione rischi da disastriRoma, 9 mar. - (Adnkronos) -
 
Un protocollo di impegno per la campagna Mondiale per la riduzione dei danni provocati dai rischi naturali. A sottoscriverlo oggi in Campidoglio il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e il sindaco di Firenze, Matteo Renzi alla presenza del capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli e del rappresentante speciale del segretariato generale dell'Onu per la riduzione dei rischi da disastri Margareta Wahlstrom. "Il protocollo che abbiamo firmato oggi e' molto importante - ha sottolineato Alemanno - perche' impegna i comuni ad investimenti preventivi per aumentare la capacita' di risposta in caso di catastrofi ed eventi straordinari. Molte cose sono state gia' fatte ma questi investimenti sono fondamentali per ridurre rischi, a persone, infrastrutture e patrimonio artistico. Affinche' i comuni abbiano davvero le risorse per investire sulla prevenzione devono essere sottratte dal patto di stabilita' tutti gli investimenti fatti dai comuni ed enti locali. L'Ue e il governo devo fare di piu'. Tutti gli interventi volti a prevenire devono essere sottratti dal patto di stabilita'". A condividere la proposta di Alemanno anche il sindaco di Firenze Matteo Renzi. "E' necessario svincolare dal Patto di stabilita' - ha detto il sindaco Renzi - gli investimenti per la prevenzione". Tra i 10 punti per garantire la resilienza di una citta' "la verifica della sicurezza di tutte le scuole e delle strutture sanitarie e adeguarle se necessario, l'implementazione dei sistemi locali di monitoraggi per il sistema di allerta preventivo, piani di gestione delle emergenze e la realizzazione di esercitazioni che coinvolgano la popolazione".
 
LA REPUBBLICA http://firenze.repubblica.it/dettaglio-news/12:50/3930643