PostPd: 1 Massimo Cacciari da Radio Londra

 

Parlando a Radio 24, come se trasmettesse da Radio Londra, l’ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari, filosofo stimato e in questo caso opportunamente spudorato, cioè filosofo cinico, si è preso la libertà di dire quel che pensa con un tono, un accento di verità quasi commovente. In un paese dove si liscia sempre il pelo del gatto per il suo verso, dove politici e giornalisti si travestono da vestali dell’opinione pubblica, dove in nome della società civile si compiono i peggiori misfatti contro l’intelligenza, la decenza e la giustizia, in un paese così Cacciari ha confessato in onda che da sindaco di Venezia voleva fare delle cose importanti, e qualcuna per la verità l’ha anche fatta, ma era molestato dalle frenetiche e quotidiane richieste dei cittadini, della “cosiddetta società civile”, “un esercito di infanti incapaci di arrangiarsi da soli” e proclivi a “rompere le palle” al sindaco per il “casino nel bar sotto casa, la prostituta dell’angolo, il mendicante sgradito”.

Si può certo pensare che nessuno aveva imposto a Cacciari per quindici anni di fare quel mestiere, e che risolvere problemi magari un po’ troppo primari fa parte del gioco per un amministratore di città. Ma sarebbe filisteo reagire così a un’esternazione radiofonica leggera, divertente, spensierata e offensiva soltanto per chi ha la coda di paglia. In tempi di neopuritanesimo dispiegato, e di calvinismo minore per muletti da protesta socialmente imbizzarriti, questa esplosione di snobismo & cinismo ha un sapore di autenticità e di serietà senza albagìa. Il professor Zagrebelsky, quello che vuole sradicare il male andando anche “oltre” Berlusconi, e magari con una crociata di bambini come al Palasharp di Milano, dovrà vedersela, oltre che con noi, con il filosofo che parla “dallo Steinhof” e non vuole essere troppo molestato.

 
IL FOGLIO