Pierluigi Casalino: IL FUTURISMO ANGLOSASSONE

 


 
Nel giugno 1914 il pittore inglese Wyndham Lewis fonda a Londra il periodico “ Blast” (Vortice),, punto di riferimento del movimento futurista anglosassone. Aderirono al messaggio di “Blast” poeti come l’americano, Ezra Pound, pittori come Wadsworth e Roberts e scultori come Brzeska e Epstein, oltre ad altri intellettuali e fotografi. Si tratta di una decisa, quanto effimera, reazione ai chiusi modi accademici del tempo, che si esaurisce allo scoppio della prima guerra mondiale.

L’avanguardia inglese è pervasa da una “verve” esplosiva, nell’esaltazione del “vortice” come “il massimo dell’energia”. Votato alla celebrazione senza limiti della civiltà della macchina, il futurismo inglese si ispira alle immagini dei volti resi fluidi dall’azione del “vortoscopio”, che ne modifica i contorni.  In una fiammata dai toni eversivi, i futuristi inglesi inseguono appunto le vibrazioni di un mondo scomposto e moltiplicato dall’effetto del “vortoscopio”, per vagheggiare una civiltà senza ordine prefissato.

La stagione futuristica anglosassone viene ricordata in questi giorni con fortunate mostre, che ne ripropongono la straordinaria originalità. 

 

Casalino Pierluigi, 8.03.2011.