E poi dicono che noi italiani siamo artisti del camouflage, che ci siamo inventati la maglietta con la cintura di traverso per non dover usare quella dell’auto, quella vera che ci terrebbe lontani dai colpi di frusta dopo un tamponamento... cosa che – spesso e volentieri – nemmeno è avvenuta sul serio, ci siamo solo messi d’accordo col vicino. Insomma, italiani furboni.
Per questo mi sorprendo dell’ultima trovata di Zuckerberg: al secolo il “signorino facebook”, il suo inventore, il suo giovane padre... ditela come vi suona meglio.
Da tempo su facebook la gente si è accorta che i dati sensibili sono spesso solleticati da personaggi insensibili: ti rubano l’account e usano la tua bacheca per scopi illeciti, creano persino gruppi dove si inneggia alla salamina da sugo extra-ferrarese, entrano nei tuoi giochi preferiti e ti sballano il punteggio... insomma, è il caos.
Ed è qui che il piccolo Zuckerberg – l’uomo da quaranta miliardi di dollari, perché l’uomo da sei milioni di dollari era un vecchio telefilm e all’epoca il cambio era favorevole – tira fuori la t-shirt con la cintura disegnata: iscrivendo a facebook il suo cane.
Eh, cosa? Il suo cane? Certo, Beast – e già uno che chiama il suo cane “bestia” dovrebbe essere ribattezzato “Umano” - è il nuovo personaggio pubblico di facebook, con cinquantamila gonzi che hanno cliccato mi piace e lo portano a spasso nell’etere... e non c’è nemmeno bisogno d’avere con sé paletta e sacchetto per i bisogni!
Guardo il pulsante “mi piace” e mi chiedo se davvero mi piace.
Oh, sì, è un bel cagnolino... ma basterà questa scheggia di privacy di Zuckerberg a convincerci che facebook è un posto sicuro?
Perché Zucky si fa ritrarre col cane, come a dire “qui potete girare anche in pigiama e ciabatte, non può succedervi niente!” e poi ti imbatti in gruppi con la svastica e in personaggi che hanno avatar da compagni che sbagliano. I mafiosi conversano amabilmente via facebook, c’è la pagina fan per il padrino – purtroppo non mi riferisco al film – e i soliti masnadieri cercano d’attaccare bottone - e fosse solo quello! - con le ultime brave ragazze che ancora non hanno capito d’essere finite sulla piazza virtuale più grande del mondo.
Facessero un giro in mutande all’ombra del campanile non succederebbe niente, ma su facebook mettere una foto con un bel sorriso è spesso gettare l’amo allo squalo.
Eppure ci siamo abituati, tanto che si aggira facilmente il limite dell’età per l’iscrizione e ti trovi davanti dei bambinetti che – invece di giocare a pallone al refettorio – scambiano quattro chiacchiere col primo che gli sbuca in bacheca.
Gentile Zucherberg, lascia il cane in giardino e fagli fare la lieta vita della bestiola, il resto del lavoro tocca a te: tieni i nostri dati sensibili lontani dai cattivi e i cattivi lontani da noi. Inibisci gli indirizzi ip dei furfanti e noi ricambieremo aprendo una pagina di personaggio pubblico ai nostri amici a quattro zampe.
Tanto, mica per dire, ma tra i personaggi pubblici ci si imbatte spesso in perfetti sconosciuti... almeno Beast è un cane famoso!
D’istinti saluti
Ladystinta