Paolo Giardini I CONFRONTI DEL SINDACO ferrarese


 

Un mese fa il sindaco ha infranto un tabù dicendo che gli stipendi del personale portano via metà del bilancio comunale. Un’ammissione coraggiosa, ben sapendo che 1.500 dipendenti dovrebbero “produrre” come il petrolchimico ma nessuno se n’è mai accorto, come nessuno ha cognizione sull’utilità in Comune dell’organico di un reggimento. Ora, in un’arringa a difesa dell’aumento di prezzo dei parcheggi, il sindaco svela un raffronto fatto con le tariffe di città vicine e inserito sul sito del Comune. Non ho trovato quel file ma non ha importanza, in qualsiasi modo sia redatto, il coraggio di confrontarsi con altri segna una svolta epocale: la Ferrara delle amministrazioni dedite al compararsi con lo specchio prova a voltar pagina.

Volta pagina, ma si ferma lì. Una tabella comparativa come novità apripista è grandiosa, però il confrontare i prezzi è futile senza tener conto di fattori qualitativi nel rapporto costo/prestazioni. Non ha il suo peso la molestia di tanti questuanti ignorati dal gestore Ferrara Tua? In altre città il fenomeno ha dimensioni molto più ridotte o nulle, se anche costano un po’ di più offrono di più. E il rapporto stalli/numero-auto-gravitanti è identico a quello di altre città? E’ irrilevante il dover fare chilometri per imboccare il senso unico della via del parcheggio? E che dire dell’inesistente servizio navetta per i parcheggi, ma anche la modestia del trasporto pubblico, contraltare al traffico auto?

Ci sono centri storici con isole pedonali alle quali si accede direttamente da costosi parcheggi sotterranei. I loro prezzi non sono contestati. Perché sono posteggi comodissimi, accessoriati pure di buoni servizi igienici che esonerano da ricerche in città. Dati i vantaggi, costano meno dei nostri parcheggi su strada. A Ferrara, salvo i sottopassi allagati durante i diluvi, non ci sono parcheggi pubblici sotterranei. Neppure sotto il S. Anna come sarebbe ovvio. Sotto al Rizzoli di Bologna l’hanno fatto. Eppure potremmo averne senza che il Comune spenda un soldo: basta consentirlo a chi è disposto a investire in quell’attività. Ferrara Tua non ha i mezzi, allora come si giustifica il monopolio dato a una dittarella che per le sole spese d’ampliamento del parcheggio S. Guglielmo (165 posti in tutto) piange miseria? Solo per dare poltrone ad alcuni e sfogo alla rapacità multando chi sfora di 10 minuti? Il sindaco farebbe bene ad aggiustare i metodi di confronto, e proseguire per la strada virtuosa. Chissà? Potrebbe anche scoprire che tutti gli altri sindaci hanno preteso e ottenuto dalla Regione la ristrutturazione dei loro vecchi ospedali in città indipendentemente dai nuovi ospedali fuori porta, senza badare a cose che non li riguardano quali i finanziamenti della Regione.

En passant, nell’arringa del sindaco c’è una precisazione meritevole di lode: il parcheggio gratuito dell’ex MOF citato a sostegno dei suoi argomenti. Va aggiunto che per l’adiacente punto attrezzato è fruito anche dai camper che lo affollano nei week end significativi. Visto il suo valore in sé, il sindaco ha certamente intenzione di preservarlo da speculazioni edilizie, presunte riqualificazioni, destinazioni d’uso diverse, vero? Altrimenti la giusta citazione perde significato, riducendosi ad una battuta da comiziante.

 

Paolo Giardini