MAURO CONI ‘La Cometa D’Argento/II/22′

 

‘Ecco Gran Palazzo. Così maestoso. Un ragazzo mi viene incontro. Sì, sono io Steffi. Lo seguo. Corridoi lunghi. Statue, specchi. Da dove vengono tutti questi oggetti? Non mi sembra roba prodotta dalle Macchine… Forse Opere Essenza dei tempi passati… Sento voci… risate… musica! Una strana musica… si spalancano le porte di un salone… un salone enorme, dal soffitto altissimo… marmi verdi e azzurri… decine di corpi nudi… la musica li inebria… ecco che viene verso di me… Tenochtitlàn… che donna incredibile… mi invita ad unirmi a loro, a lasciarmi andare… ‘guarda che ragazzi bellissimi’… la nuova Dea non si fa mancare niente… anche le musiciste sono nude… c’è un gran via vai… gente che continuamente entra nel salone… decani, ragazzi, donne di impareggiabile eleganza… ma tutti nudi, eccitati, i volti accaldati dalla foia… mi spoglio… una ragazza molto giovane mi si avvicina… mi prende per mano… mi conduce verso un gruppo molto attivo… precipito in una vasca di carne… sono seppellita dalle carezze, dai baci… afferro cazzi… li lascio entrare dentro di me… davanti e dietro… a volte scorgo il viso della Sacerdotessa… mi guarda con lo stesso strano sorriso che aveva l’altro giorno un attimo prima di penetrarmi col suo dildo… il sorriso diabolico e soddisfatto di chi ha trionfato… di chi ha piegato qualcuno alla sua volontà…  sono inondata di sperma, irrorata… carezzata a morte, trafitta a morte… divento luce… sono solo luce… nulla in me è ancora capace di raziocinio… sono nell’abbandono… Tenochtitlàn troneggia al centro del salone, circondata dai suoi giovani adoratori… è in estasi… la musica è la musica delle sfere… sono su un altro piano d’esistenza ora… file di pianeti entrano in me… si introducono nella mia fica fradicia, fluidamente, strusciano le pareti docili della mia vagina… sto ricevendo interi pianeti… sono scopata da interi pianeti… in realtà sono dissolta… non esisto più… sono solo una goccia d’oro nella fontana dell’energia cosmica… è un abbraccio caldo, mortale… non sono mai stata così lontana… non sono più io, sono il Tutto.’

 

MAURO CONI

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