Materializzata in uno spazio al di fuori del tempo e di qualsiasi riferimento reale, una ragazza robot si aggira tra ferraglie, accompagnata da suoni cosmici.
Resta un solo richiamo al passato: è il tintinnio distorto ed etereo di un carillon che trasporta la ragazza-robot in una dimensione in cui esseri viventi metamorfizzati e congelati dall'assenza, si iniziano lentamente ad animare e, attraverso i suoi occhi, a prendere forma e vita, pur se fugace ed onirica. Un cuore di bronzo e la ripetizione meccanica di un gioco infantile le permetteranno di attraversare il velo teso tra sogno e realtà.
Resta un solo richiamo al passato: è il tintinnio distorto ed etereo di un carillon che trasporta la ragazza-robot in una dimensione in cui esseri viventi metamorfizzati e congelati dall'assenza, si iniziano lentamente ad animare e, attraverso i suoi occhi, a prendere forma e vita, pur se fugace ed onirica. Un cuore di bronzo e la ripetizione meccanica di un gioco infantile le permetteranno di attraversare il velo teso tra sogno e realtà.