Referendum Sant'Anna: l'intellighenzia ferrarese silente e vergognosa- extracomunitari del libero pensiero!
Guarda, guarda: a Ferrara, tutti i paladini della Kultura, della libera informazione modello Santoro, della giustizia modello Di Pietro, dell'Università modello Umberto Eco contro Calabresi, dell'antimafia modello Scalfaro 1993, della Pace modello Al Queda.... del femminismo modello libera infibulazione, sempre pronti a firmare appelli per la casta PD, tutti silenti come ominidi prima dell'evoluzione darwiniana di ... qualche tempo fa.... Naturalmente sul referendum Sant'Anna promosso da PpF/Mov5Stelle, per una battaglia di civiltà sacrosanta, trasversale, in programma il 16 e 17 aprile fine settimana prossimi....
Che commentare? Porgiamo l'altra guancia... siamo compensivi, gli eroi , sono pochi, la vita è difficile, il Comune ha pochi soldi... è soltanto realkultur politik, schierarsi per il referendum rischia di far tagliare le lenticchie che la casta neoestense generosamente offre loro, sarebbe sleale e moralmente degno del bunga bunga?
Ma Noi siamo culturalmente e politicamente scorretti: nella nostra seconda terra, amata e civilissima svizzera ... e ci siamo rotti il cazzo con il nostro giornale blog più visitato quasi a Ferrara magari di rilanciare proprio certa intellighenzia anche artistica ferrarese (e a livello nazionale, visto il target dell'Asino Rosso certamente ben poco periferico), incapace di fare poi il minimo che dovrebbero fare gli intellettuali: scherarsi per la verità, almeno di tanto in tanto.
Ecco quindi - in perfetto stile Soviet (in fondo noi siamo dei postcompagni del duemila, mica dei faxisti!), una bel menu di pseudo spiriti liberi ferraresi che è tempo di menabare senza se e senza ma! Tutti extracomunItari del libero pensiero da buttare nel Po!
Mandarini de La Vecchia Ferrara: sempre loro, i cattivi maestri (che scrivono con calamai e penne d'oca perchè odiano televisione e internet), cattivi per modo di dire (talmente anestizzati che paragonarli a Toni Negri e Scalzone è persino un insulto a quest'ultimi..), Baratelli, Emiliani, Somma, anche Diego Marani (che pure ammiriamo per la bella penna non banale e di talento lingistico).
Melanzane della cultura ferrarese: tutto il Gruppo Scrittori Ferrares (tranne alcune eccezioni), sedicente espressione da anni letteraria a Ferrara, foraggiati- la signora Vancini e il suo salotto da esercito della salvezza della parola.- per anni persino dalla Carife quasi in bancarotta, per una rivista ridicola, semisconosciuta in città e semplicemente un ectoplasma nel panorama nazionale, passatempo shopping autoterapeutico di gran parte della Ferrara radical chiccosa paleoborghese agreste, pruriti intellettualoidi da maestrini e maestrine ferraesi alla Versailles villaggio borgo, con la farsa di giovani scrittori che a 20, 30 anni scrivono come se avessero la sindrome di matusalemme precoce!
Gerani e Orchidee, alberi di ciliegio imprinting Roberto Pazzi e tutta la sua corte di eunuchi di versi e parole e vocali e consonanti mai multicolore (come l'ultima particella quasi di Dio scoperta dagli scienziati) alla Rimbaud, sempre bianconero come lo stemma del Comune: anche Pazzi, a suo tempo eretico e promotore di un postmodern neofantastico in Italia, poi con gli anni affettoda gerentocrazia, tecnofobia: nonostante 100 traduzioni mondiali, nonostante anche a volte forti sinergie istituzionali, in 30 anni non ha cambiato un cazzo nella cultura ferrarese!
Cariofi i politico-culturali, nel senso puramente metaforico di ormai cifre della parola deboli, parossistiche, vegetariane, anzi persino vegane come (sic!) il letterato Drome-dario franceschini emulo di Ronconi in quel di Varese (benedetti i tagli alla Kultura a Ferrara!), due volte reo per ovvi motivi di mandarinismo kuluturale; l'ex attore Mangolini in perizoma sempre per i tagli alla Kultura ma sempre sordomuto, sul Referendum per Kona. E tutta certa sfilata di corte ben nota, gente anche valida artisticamente sia ben chiaro, ma appunto tutti mezzi talenti, in quanto l'arte o nasce dalla libertà o è sempre minore, unico metodo scientifico, tutti silenti ancora una volta sullo scandalo affaire Kona in questione, sempre in prima fila per interessi corporativi (e in piazza o proteste contro i tagli alla Kultura... persino Burri scocciato oggi non li...rifarebbe più!), non una sillaba pro referendum Sant'Anna. I nomi, quasi tutti le associazioni culturali pomposamente autoproclamatasi baluardo alla cultura magari del Drive IN e delle Infermiere alla Edwioge Fenech.
Appunto irrilevante per esse qualche infermiera in qualche pronto soccorso a Ferrara.... Tra pochi anni le reclameranno a gran voce proprio per la cultura in ictus in pieno centro storico, ma neppure un rollerball e stuntmans al volante la salveranno. UDI inclusa, sempre in libera uscita ad una dimensione, incredibilmente zitta sul referendum. Auser inclusa e altri circoli per gli anziani: quasi una eugenetica annunciata la fine del Sant'Anna, la patologia santaria di Kona!
L'Intellighenzia ferrarese? Belle Anime devoti della libertà e della verità, Diversamente Sensibili! extracomunitari del Libero Pensiero! Così la Storia, come direbbe Marx, la-li tumulerà!
MARCO CREMONINI COMO-NEUCHATEL-SVIZZERA