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Mauro Malaguti: L'Europa dei bottegai

 



Ben oltre trent’anni fa Giorgio Almirante sosteneva che l’Europa ci sarebbe stata solo se si fossero creati i presupposti per una unione prima politica che economica. Purtroppo oggi, come per molte altre questioni, possiamo verificare che aveva pienamente ragione.

L’Europa si dimostra realizzata per questioni di ‘bottega’ ma inadeguata per affrontare le questioni più importanti come la politica estera o una guerra con tutto quanto ne consegue.

Il vecchio continente si dimostra solerte nella riscossione dei tributi e nel minacciare sanzioni per chi non rispetterà, ad esempio, un provvedimento come il decreto Bolkestein, forse attuabile nei paesi del nord ma sicuramente inadeguato e ingiusto per i nostri stabilimenti balneari e le nostre località di attrazione turistica, ma Ponzio Pilato nell’assumere decisioni unitarie per questioni di portata mondiale.

A prescindere dalle motivazioni che hanno indotto Francia e Gran Bretagna ad aprire le ostilità contro una fazione in conflitto, che i benpensanti giustificano con la volontà di proteggere i civili dalle ritorsioni del Rais e i malpensanti motivano con l’opportunità di crearsi gli spazi commerciali nei paesi del petrolio, e qui forse bisognerebbe ricordare anche Giulio Andreotti con il suo famoso detto che ‘a pensar male si fa peccato ma spesso ci si prende, l’Unione europea lascia l’Italia da sola ad affrontare una tragedia come quella dell’esodo dei profughi, sfruttato, purtroppo, anche dai clandestini e dalle mafie varie che nella miseria della vicenda ne hanno visto una ghiotta occasione di profitto.

Così, di fatto, nel cuore dell’Europa che conta, si utilizza il povero ‘Stivale’ per dare un calcio nel sedere a tutti, profughi africani e italiani, profughi in patria perché costretti a subire le decisioni altrui. Almeno tutto ciò speriamo serva a far rinascere un poco di orgoglio nazionale, perché di Pulcinella, lo abbiamo visto, né è pieno il mondo.   

Mauro Malaguti – Consigliere regionale Pdl. 

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