AZIONE FUTURISTA e AIT (Associazione Italiana Transumanisti) Ferrara: Sì al Referendum Sant'Anna di Ppf/M5Stelle
Come gruppi culturale attivi a Ferrara e in Italia, d'area radicale libertaria, con queste righe comunichiamo la nostra adesione intellettuale al referendum autogestito e propositivo promosso da Progetto per Ferrara/M5Stelle i giorni 16 e 17 Aprile pro Sant'Anna e invitiamo, come forze culturali attive sul territorio nazionale e accreditate nel panorama italiano stesso, i ferraresi a votare sì.
E' nostra opinione che l'attuale scelta della Giunta di Ferrara di centro sinistra a guida PD, di trasferire la sanità ferrarese pubblica nell'annunciato Ospedale di Cona, in provincia, esterno al capoluogo estense, con la chiusura strutturale dell'Arcispedale cittadino Sant'Anna, sostituito in città soltanto da strutture poco chiare e -o poco funzionali, sia un errore politico-sanitario grave e dalle conseguenze sottovalutate. Come ben sanno i ferraresi (ma anche gli italiani per ripetuti rilanci dei mass media nazionali), la storia ormai ventennale del futuro Ospedale di Cona è costellata di molte ombre, tutt'oggi non fugate. Negli ultimi anni periodicamente l'inaugurazione del succitato nuovo ospedale è sempre stata rinviata, con anche l'emergere di contenziosi giudiziari tutt'oggi in corso. La storia stessa pluridecennale della costruzione del complesso sanitario in questione, nonché delle infrastrutture fondamentali laterali -leggi fruibilità rapida della struttura-tramite reti stradali e trasporti di collegamenti tra il capoluogo estense e la sede Cona del nuovo ospedale, suscitano molte perplessità. Nonché al contrario, le comunicazioni ultraottimistiche sia della giunta comunale sia del Pd Ferrara ed alleati sia dell'Ordine dei Medici ferrarese o addetti alla sanità, sembrano dettate più da considerazioni strumentali politiche ed extrasanitarie, un minimo di sobrietà e principo di precauzione, visti dati di fatto, ritardi non discutibili eccetera, nell'ormai ultradecennale dibattito sarebbe stato semplicemente doveroso. In ballo non ci sono qua pur fondamentali valori strettamente culturali, ma valori di sopravvivenza e salute che coinvolgono oltre 100 mila persone, cittadini della città estense e aree limitrife.
Constatiamo altresì, il non appoggio al referendum da parte di forze politiche sia d'opposzione storica PDL e-o centro destra, sia d'area laica socialista o comunista, il movimento stesso di Di Pietro a Ferrara, liste civiche come Io Amo Ferrara, francamente sorprendenti, che ulteriormente rilanciano il forte sospetto di una degenerazione corporativa, leggi casta, della politica ferrarese specifica, secondo certa legittima critica politica espressa in questi anni a livello nazionale dal movimento5Stelle di Beppe Grillo, e a Ferrara da Progetto per Ferrara, suo link ufficiale ferrarese.
Movimento politico non marginale della politica contemporanea italiana, suffragato- come noto- da indiscutibili consensi elettorali e presente in diverse aree istituzionali nazionali, tra le quali anche Ferrara. Questa nostra comunicazione soltanto parzialmente ferrarese riteniamo sia importante per informare i ferraresi della nostra attenzione nazionale su tale questione, corentemente con la nostra filosofia culturale basata sulla ricerca scientifica e artistica dei valori del nostro tempo fondamentali per il benessere psicologico e biologico degli esseri umani, secondo principi umanisti e scientifici alla base della civiltà e della democrazia delle società occidentali.
Graziano Cecchini-Roma artista contemporaneo
Maurizio Ganzaroli-Ferrara artista contemporaneo
Roberto Guerra-Ferrara poeta contemporaneo