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Opere Futuriste Complete (1983-2000) “Guerra il più grande poeta futurista degli ultimi 30 anni” recensione di Riccardo Roversi da Il Resto del Carlino (29-3-2011)
E' con serena e consapevole responsabilità che mi sento di affermare che Roberto Guerra è probabilmente il più grande poeta futurista (o più esattamente post-futurista) italiano da 30 anni a questa parte. Fin dal primo libro: Fiori della scienza (1983), confermato dai successivi: Futuropa ('84), Yooroppa ('84), e Commodore 64 ('85), sino all'approdo a quei capolavori neofuturisti della maturità che sono L'Ariosto sulla luna ('88) e Le Muse impudenti ('97, coautore), ai quali vanno aggiunti gli inediti: Futurguerra 2017 clonare Majakowskij e Futurguerra remix, entrambi del 2000. L'intero corpus è ora riunito nell'antologia appena pubblicata dal titolo Opere Futuriste Complete 1983-2000 (ed. Nomade Psichico). E' il minimo che si potesse fare per un artista (ferrarese) di rara caratura. E se è vero che il primo verso del volume è un stringa di “linguaggio binario” , è altrettanto vero che si conclude con “benvenuto supercomputer dei cieli”: poli indiziari della marmorea coerenza che ha contraddistinto l'opera d'un autore più conosciuto altrove che qui, come dimostra l'inclusione nel nuovo numero di “Divenire” (3 e 4 ndr.), che ospita intellettuali (allineati) del livello di Vattimo e (trasgressivi) come Cecchini.