L’ASSESSORE BALDANZOSO E L’OSPEDALE INFINITO
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Nei giorni scorsi l’Assessore alla Sanità della Regione Emilia Romagna, Carlo Lusenti, ha dichiarato baldanzoso alla stampa: “A Ferrara apro l’ospedale che attende da vent’anni”.
Lusenti inoltre ha aggiunto, in modo perentorio: “Entro il 2011 l’ospedale di Cona aprirà le porte ai malati”.
Vale la pena ricordare, a questo proposito, che l’ospedale citato dall’Assessore è al centro di tre inchieste giudiziarie per appalti sospetti. In questi vent’anni sono stati buttati via tanti soldi pubblici, alla faccia del cosiddetto modello emiliano.
Per la realizzazione del polo ospedaliero di Cona, si è partiti con uno stanziamento di 70 milioni di Euro e si è arrivati, ad oggi, a prevedere una spesa di 230 milioni di Euro; se ne ricava che lo slittamento dei costi ha comportato un aggravio di 160 milioni di Euro. A ciò si aggiunga che, inspiegabilmente, il terreno acquistato per la realizzazione dell’opera è del tutto inidoneo, posizionato sotto il livello del Po; questa posizione ha contribuito ad incrementare i costi per la realizzazione delle fondazioni, oltre a prefigurare una situazione di precarietà statica, in quanto il terreno è soggetto ad infiltrazioni d’acqua rimuovibili solo attraverso l’uso permanente di idrovore.
Resta quindi da spiegare perché si è acquistato quel terreno, nonostante l’inadeguata posizione.
La Regione Emilia-Romagna, per far fronte a quello che appare ormai essere un pozzo senza fondo, ha stanziato circa 8 milioni di euro, solo per opere di bonifica: soldi pubblici che, prelevati dal capitolo agricoltura, anziché essere destinati ad aiutare le aziende agricole, specie quelle colpite dalle alluvioni, vengono trasferiti a favore della Sanità (gravando però sul capitolo dell’agricoltura).
Le vicende dell’Ospedale di Cona sono inoltre legate anche alla linea suburbana, denominata pomposamente metropolitana di superficie; linea finanziata allo scopo di collegare Ferrara al nuovo polo ospedaliero.
Circa quindici anni fa, quando il Sindaco di Ferrara era Roberto Soffritti, il Comune riuscì ad ottenere dal Ministero dei Trasporti un finanziamento di oltre 50 miliardi delle allora vecchie lire, divenute, nel frattempo, 61 milioni di Euro.
Finora si sono realizzati solo dieci chilometri della metropolitana di superficie, mentre il completamento dell’opera è prevista dopo il 2013. L’inaugurazione del polo ospedaliero di Cona è stata invece rinviata per ben diciassette volte.
Dalle dichiarazioni alla stampa ho inoltre appreso che l’assessore non ha incertezze circa la trasformazione in Spa pubblica dell’istituto imolese di Montecatone. Personalmente invece ho molti dubbi circa il numero dei dipendenti che verranno confermati con il nuovo assetto e circa la futura governance.
Per quanto riguarda il Policlinico di Modena, è noto il grido d’allarme lanciato recentemente dal direttore generale, Stefano Cencetti, a causa del sovraffollamento e delle difficoltà derivanti dal dover far fronte ad un numero sempre più alto di ricoveri.
L’assessore, a tal proposito, ha affermato che la causa del sovraffollamento sarebbe riconducibile, semplicemente ed esclusivamente, ad una questione organizzativa, risolvibile attraverso il dirottamento dei pazienti verso altri ospedali. Dubito fortemente che la questione sia così semplice e facilmente risolvibile.
Fabio Filippi