Ferrara: Roberto Guerra intervista Sandro Bevilacqua

 


Sandro Bevilacqua- Ma Che Vita (Este Edition)- Un poeta scapigliato a Ferrara
 
*from Ferrara Supereva (20-3-2010)
 
D- Il tuo secondo libro Ma Che Vita: che differenze rispetto all’
opera d’esordio?
R- Ora ho espresso riferimenti più autobiografici ma paradossali ; poesia-vita, sdoppiandomi, Io ma anche l’Altro, in senso sia psicologico che oggettivato. Ho articolato anche la Forma verso orizzonti più complessi. Parole pessimistiche soprattutto.
 
D- La Poesia, oggi:
R-Ieri come domani, dall’Anima ( da Tarchetti a Gozzano a…John Keats, perchè no a Gregory Corso: la poesia come Medium , linguaggio peculiare per comunicare emozioni e parole inesprimibili e indicibili con altri mezzi.
 
D- Quali altri Maestri del tuo fare Anima e Poesia?
R-Pavese su tutti, la Poesia come Vita, la sua stessa esistenza una provocazione intellettuale, visti gli esiti, nonostante il Senso!
 
D- Obiettivi?
R- La poesia come arte-vita, come già detto: non come evasione o decorazione; uno specchio per il destinatario
 
D- I poeti e Ferrara, città dell’Ariosto, Govoni e Pazzi?
R-Globalmente, città anche colma di diversi ottimi scrittori, ma l’interesse della città è relativo se non debole, nonostante certe apparenze: a volte, anche per il linguaggio forzato, intellettualoide o meccanico dei letterati ferraresi. Le istituzioni, poi, supportano poco o in modi minimi burocratici….
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