Silvio Berlusconi denuncia: Magistratura Anti-Democratica in Italia

 


 

 

Milano - Neanche il tempo per la Corte Costituzionale di depositare i motivi della decisione di ieri sul legittimo impedimento: e la Procura di Milano scatena una nuova, pesante offensiva contro il premier Silvio Berlusconi. I procuratori aggiunti Ilda Boccassini e Pietro Forno fanno scattare una serie di avvisi di garanzia che portano a riesplodere il caso di “Ruby Rubacuori”, la giovane marocchina che partecipò ad alcune feste nella villa del presidente del Consiglio e che, dopo essere stata fermata dalla polizia, fu consegnata alla consigliera regionale Nicole Minetti dopo un intervento di palazzo Chigi.la procura chiede di interrogare Berlusconi in un giorno a sua scelta tra il 21,22 e 23 gennaio. ...

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C’è, nel pandemonio sollevato dall’impeachment di Silvio Berlusconi per utilizzo della prostituzione minorile, un dettaglio decisivo, anche se finora pochi lo hanno notato: ed è un dettaglio che investe in pieno il tema delicato dei rapporti tra politica e giustizia, delle prerogative della magistratura e di quelle delle altre istituzioni. É un dettaglio che si può riassumere in una serie di domande: la Procura milanese ha indagato sul capo del governo? In caso affermativo, lo ha fatto solo dopo il 21 dicembre, quando il nome di Silvio Berlusconi è stato iscritto nel registro degli indagati? E, in ogni caso, l’indagine è stata compiuta in modo rispettoso delle prerogative della carica ricoperta dal Cavaliere?

A sollevare questi interrogativi sono due elementi su cui vale la pena di soffermarsi. Il primo è la dichiarazione che nel pomeriggio di oggi Karima el Mahroug, alias Ruby Rubacuori rilascia ai cronisti: “I giudici mi hanno fatto le domande sul Presidente perché l’hanno saputo per via che il mio cellulare era ad Arcore”. Ma la presenza ad Arcore di Ruby non sarebbe decisiva, se la Procura milanese non avesse accertato che negli stessi momenti si trovava nella sua residenza brianzola anche il capo del governo. E quindi bisogna chiedersi in che modo si sono analizzati gli spostamenti del premier. Si potrebbe ipotizzare che ci sia accontentati dei ritagli di stampa, o dell’interrogatorio di personale di servizio o di scorta. Ma se invece si è scelto di seguire, anche per quanto riguarda Berlusconi, la traccia delle telefonate, si pone evidentemente un problema: perchè l’articolo 68 della Costituzione stabilisce che i parlamentari non possono essere intercettati e la loro corrispondenza è inviolabile, salvo autorizzazione della Camera di appartenenza. Poichè anche i tabulati telefonici rientrano in queste categorie, la loro acquisizione avrebbe dovuto passare per l’okay di Montecitorio. ....

 

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