Antonio Saccoccio: anarchia e avanguardia-da Marinetti a Sanguineti

Il messaggio principale delle avanguardie consiste indubbiamente nel rifiuto delle idee e consuetudini ereditate dalla tradizione, giudicate incapaci di sostenere e leggere ormai la realtà contemporanea. L'avanguardista percepisce le norme, le regole e le convenzioni sociali come una gabbia insopportabile e prova in ogni modo a demolirle, introducendo elementi di disordine. E' stato così per il Futurismo, è stato così per il Dada, è stato così per il Situazionismo. Evidentemente ciò ha posto e pone costantemente le avanguardie in sintonia con l'anarchia e il pensiero anarchico.
Tra gli svariati spunti che offre un testo denso come Al di là del comunismo, Filippo Tommaso Marinetti scrisse: "L'umanità cammina verso l'individualismo anarchico, meta e sogno di ogni spirito forte"; e poco dopo: "Odiamo la caserma militarista quanto la caserma comunista. Il genio anarchico deride e spacca il carcere comunista".
La caserma e il comunismo sono gli emblemi della vita burocratizzata, che possono solo soffocare il prorompere delle forze vitali che animano gli individui.
Marinetti, nel 1920, vede nell'individualismo anarchico il destino dell'umanità.
"Non soltanto siamo più rivoluzionari di voi, socialisti ufficiali, ma siamo al di là della vostra rivoluzione. Al vostro immenso sistema di ventri comunicanti e livellati, al vostro tedioso refettorio tesserato, noi opponiamo il nostro meraviglioso paradiso anarchico di libertà assoluta arte genialità progresso eroismo fantasia entusiasmo gaiezza varietà novità velocità record".
Gli spunti anarchici sono frequenti, quindi, non solo in alcuni futuristi, ma anche nello stesso Marinetti. D'altra parte, già nel primo manifesto, non è forse anarchico "il gesto distruttore dei libertari"? E non è ancora più anarchico (e pienamente rivoluzionario) far precedere questa affermazione libertaria dalla glorificazione del patriottismo? Lo spirito scompaginatore, puramente anarchico, è proprio quello che vuole scombinare costantemente le idee più acquisite e date per buone. Gli uomini politici non potevano allora comprendere (e a volte non comprendono neppure ora) la novità assoluta di quell'accostamento. Tant'è che lo stesso FTM tornò più volte sull'argomento. Ad esempio in Democrazia Futurista, nell'illuminante paragrafo intitolato Vecchie idee a braccetto da separare:
"Il regno di questi luoghi comuni legati assurdamente insieme per l'eternità ha fatto sì che una delle frasi del primo manifesto futurista pubblicato 11 anni fa, la quale glorifica insieme il patriottismo e il gesto distruttore dei libertari, sembrò alle mentalità politiche una pazzia o un puro scherzo.
Tutti trovavano assurdo o buffo che l'idea libertaria andasse per la prima volta a braccetto con l'idea di patria. Come mai la parola patriottismo non era quel giorno accompagnata dalla sua amica monarchia d'ordine e reazionaria?"
E più in basso:
"Noi oggi separiamo l'idea di Patria dall'idea di Monarchia reazionaria e clericale. Uniamo l'idea di Patria con l'idea di Progresso audace e di democrazia rivoluzionaria, antipoliziesca"
Ecco. E' proprio la capacità di destrutturare le convinzioni e i luoghi comuni più affermati che rende le idee di avanguardia e di anarchia così strettamente legate....

 
C-   LIBERI DALLA FORMA