Pierluigi Casalino: SPERANZE IN BLU tra Quenau e Calvino

   

 

 

Storie inventate, ma ricche di “speranze in blu”. Italo Calvino è stato il traduttore d’eccezione di “Les fleurs bleues” (I fiori blu, 1967) di Raymond Queneu e chiese direttamente all’autore il significato del titolo. Lo scrittore francese si limitò a spiegare il senso in lingua francese di tale espressione: fiore blu è un appellativo simpatico ed affettuoso, nei confronti di persone romantiche e idealiste. Nell’opera Queneu rappresentò i sogni e le speranze in contrasto con la crudezza del mondo reale. Del resto il blu trovò ampio spazio anche nello stesso Italo Calvino. Una palla grigia, chiamata Terra, è il pianeta di un personaggio de “Le Cosmicomiche” (1965) dello scrittore di Sanremo. Le giornate del ragazzo sono monotone: è difficile distinguere luoghi, persone e cose, e tutti sembrano attendere un evento straordinario. Arriva l’ora fatidica: un fluido sale dal terreno e la luce diventa accecante. Il ragazzo riesce ad aprire gli occhi e ovviamente il cielo e l’acqua si presentano di colore blu! E’ nata così l’atmosfera: da quel momento in poi la Terra si chiamerà pianeta azzurro. Magia e speranza in blu che il nostro pianeta ci trasmette quando veniamo al mondo.

 

Casalino Pierluigi, 10.01.2011.Imperia