Pierluigi Casalino: L'ARTE CALLIGRAFICA ARABA

 


La cultura araba si distingue dalle sue origini per la ricchezza delle sue manifestazioni formali. Anche nella lingua quotidiana un semplice buon giorno diventa un augurio di pace, a cui si risponde, invocando la misericordia e la benedizione di Dio, mentre alla presenza di una bella donna si dice che “i raggi del sole brillano più intensamente” questa forma di cordialità un po’ ampollosa nella sua eleganza ha nutrito anche l’arte della calligrafia, che esalta le capacità estetiche ed espressive della scrittura araba, già in se unica nel suo genere per la bellezza e per la grazia architettonica dei suoi motivi. La calligrafia, in particolare, prende a prestito motti morali, proverbi, forme poetiche, detti celebri del Profeta dell’Islam, Maometto, o simbologie della tradizione popolare musulmana, da quelle relative a Buraq, il cavallo alato che trasportò il Profeta in Paradiso, secondo il racconto sacro, a quelle celebrate nella liturgia shiita, ad altre allegorie della fede islamica. Molti di questi temi vengono raffigurati in stupende stampe, oggetto di culto e ricche di un’inventiva straordinaria. Non bisogna dimenticare che per i musulmani il testo sacro è sempre una derivazione della divinità: è lo stesso dio che si fa carta e scrittura. L’arte calligrafica islamica antica e contemporanea rivivono oggi una stagione di eccezionale creatività e suggestione cromatica, oltre che di espressionismo astratto, non lontano dai richiami dei modelli di altre culture.

 

Casalino Pierluigi, 19.04.2011.