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Anarchist Futurism di Gianluigi Giorgetti *from Il Nono/Netfuturism

 

anarchia: l'assenza di regole è già una regola

Storicamente si intende l'anarchia o l'individualismo come un sistema all'interno del quale la libertà dell'individuo non deve o non può essere limitata da sovrastrutture, o per dirla alla Goedel, la norules rule.

È evidente che, per quello che abbiam visto fino ad ora, il limite di questo punto di vista non è l'utopia (quante volte ho sentito questa frase!), ma il paradosso!

Una società non regolamentata può funzionare se è al massimo composta da un elemento, poiché la relazione, che è una funzione a due o più parametri, è già intrinsecamente una regola. D'altro canto, una società con zero elementi può apparire interessante solo ad un necrofilo ed una società con un solo elemento può durare al massimo dalle 21.00 alle 23.30 di venerdì, durante la serata di bridge di mia moglie. Una società con più di un individuo senza relazioni, non è una società. D'ora in avanti considereremo solo sistemi con più di un individuo che comunicano tra loro.

Tutto questo per dire che, sicuramente, l'idea anarchica è limitata almeno dal teorema di incompletezza di Goedel; ma non è finita qui.

Nel voler realizzare un sistema sociale efficiente interviene il teorema di Nash e le nozioni di Equilibrio di Nash e di ottimo Paretiano. Sinceramente non ho mai sentito nessun anarchico parlare di efficienza di sistema sociale... vabbè, lo faccio io! Con il pensiero che se avessero saputo cos'è, lo avrebbero fatto anche loro. Ovvero, nessuno vuole (mi auguro) che in nome di chissà quale libertà (concetto che, tra l'altro, andrebbe anch'esso rivisto in ottica Goedeliana nel caso, ad esempio, del rapporto sadomasochista) si arrivi ad una società inefficiente, ovvero non in grado di ottimizzare la propria utilità, ove per utilità si intende ciò che l'individuo desidera, qualunque cosa essa sia. Significherebbe dire che, se è la libertà ciò che desidero, rinuncio ad averla, pur di avere la mia libertà (altro paradossino-ino-ino). Per arrivare agli ottimi paretiani è necessaria la collaborazione, ovvero la stipulazione di accordi vincolanti (leggi: leggi!), l'alternativa è la competizione che, come si è visto nell'esempio del problema di segregazione/integrazione, porterebbe ad esempio velocemente ed inesorabilmente alla segregazione. Il che mi sta a dire che la competizione (ovvero lo spettro paradossale dell'anarchia non regolamentata) è almeno razzista; dio solo sa a quali altri effetti potrebbe portare se lasciata libera di regolare sistemi.

In conclusione, nel voler costruire un sistema anarchico si incontrano (almeno! questi sono quelli che ho trovato io, magari ce ne sono altri) due limiti strutturali: (1) il paradosso della libertà senza regole, che è un muro impenetrabile con l'attuale struttura di pensiero, (2) l'inefficienza di sistemi non regolamentati da accordi vincolanti (ricordo che inefficienza significa a grandi linee scarsa attitudine a realizzare le aspettative dell'individuo).

....................CONTINUA

http://www.ilnono.it/il-pensiero-perfetto/anarchia-lassenza-di-regole-e-gia-una-regola

 

GIANLUIGI GIORGETTI

 

 

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