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Estense com Gran finale al Torrione Jazz club Ferrara con Enrico Fava

 

*PHOTO ESTENSE COM

La stagione di Ferrara in Jazz chiude con il botto. Con il doppio botto. Il Torrione chiama a suonare nella sua sala concerti per due sere consecutive (sabato 23 e domenica 24 aprile), alle 21,30, Enrico Rava, il più famoso musicista italiano nel mondo.

Con lui per questo suo recente progetto dal titolo “Tribe”, troviamo l’esperto batterista Fabrizio Sferra e tre giovani leoni come Gianluca Petrella, Giovanni Guidi e Gabriele Evangelista.

In trent’anni di carriera, il trombettista, flicornista e compositore triestino Enrico Rava vanta al proprio attivo oltre settanta incisioni, di cui sedici a proprio nome. Grande ammiratore di Miles Davis e Chet Baker, Enrico Rava comincia a suonare giovanissimo nei club torinesi. Nel 1963, conosce Gato Barbieri, al cui fianco due anni dopo incide la colonna sonora del film di Montaldo Una bella grinta. In quegli anni incontra Don Cherry, Mal Waldron e Steve Lacy, con il quale suona free jazz in quartetto tra Londra e Buenos Aires. Nel ’67, Rava è a New York ed entra in contatto con l’avanguardia free, in particolare con Roswell Rudd, Marion Brown, Rashid Ali, Cecil Taylor, Carla Bley. Dopo una parentesi italiana, che lo vede esibirsi con vari musicisti e registrare a Roma con Lee Konitz, nel 1969 riparte per New York, dove rimarrà per otto anni. A partire dal 1972, anno in cui pubblica Il giro del giorno in 80 mondi, il primo disco a suo nome, Rava dirige quartetti (sia nei club newyorchesi che in tournée in Europa e Argentina) quasi sempre privi di pianoforte. Le incisioni si susseguono, preziose, a ritmo serrato, al fianco di prestigiosi musicisti italiani, europei, americani: tra questi John Abercrombie, Joe Henderson, Roswell Rudd, Cecil Taylor, Ray Anderson, Franco D’Andrea, MassimoUrbani, Miroslav Vitous, Paul Motian, John Taylor, Archie Shepp, Misha Mengelberg, Richard Galliano, Lee Konitz, solo per citare alcuni fra i moltissimi nomi con cui ha collaborato. Musicista rigoroso e strumentista raffinato, questo poeta della tromba è anche sensibile e abile compositore, amante del jazz, ma capace di suonare nei più disparati contesti e di fondere nel suo personalissimo stile influenze musicali molteplici. Fra le numerose doti di Rava, vi è anche quella di essere un portentoso talent scout capace di scovare e lanciare giovani musicisti di grande talento: basti il nome di Stefano Bollani a titolo d’esempio.

Gli altri musicisti che lo accompagneranno nella due giorni del Torrione rappresentano una sorta di all stars italiana, nomi famosissimi che concorreranno a rendere la musica indimenticabile, appuntamento da non mancare anche per chi non è appassionato di jazz.

.............CONTINUA

http://www.estense.com/il-torrione-chiude-col-doppio-botto-0139858.html

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