Al referendum autogestito e autofinanziato dal Movimento 5 Stelle e da Progetto per Ferrara i cittadini ferraresi hanno votato in 14.423. In 14.347 hanno optato per il sì, 69 per il no. A votare a favore del quesito referendario, che chiedeva di esprimere la volontà di mantenere, o meno, l’ospedale Sant’Anna e il pronto soccorso nel centro del capoluogo estense, è stata quindi una maggioranza del 99,5%.
I due giorni di votazioni hanno visto 7105 votanti il sabato e 7318 la domenica. Il totale di 14.423 va ben oltre i numeri dell’unico precedente del genere riscontrabile a Ferrara, quello del referendum autogestito su turbogas e inceneritore, che vide varie sigle ambientaliste raccogliere 11.539 firme.
L’iniziativa non potrà cambiare ovviamente il corso delle decisioni già prese da tempo in materia di sanità pubblica, ma il suo “peso” politico non sarà irrilevante. Quei 14mila voti, infatti, diventano un discreto gruzzolo se calcolati in rapporto ai 114.073 aventi diritto (dati Ministero dell’Interno) per il Comune di Ferrara. Se si considera poi che alle ultime amministrative del giugno 2009 votò il 77,68%, è comprensibile l’aria di vittoria sventolata dalla lista civica. In quella tornata elettorale, tra l’altro, con Tavolazzi candidato sindaco, Progetto per Ferrara conquistò circa 2500 voti come lista e 2900 come candidato. A riprova del malcontento “bipartisan” che si respira in città attorno alle scelte relative a Cona.
“È un successo meraviglioso – esulta Valentino Tavolazzi, consigliere comunale di Progetto per Ferrara/Movimento 5 Stelle – prima di tutto, ovviamente, per la grande partecipazione dei cittadini. Anche in questa occasione Ferrara ha dimostrato il proprio enorme senso civico che vede la sua gente mobilitarsi e partecipare con entusiasmo alla vita politica della città. Quindicimila elettori, tutti riconosciuti attraverso un documento a scanso di doppie votazioni, hanno potuto liberamente esprimersi su una decisione importantissima per la vita di Ferrara. Il risultato, che vede i SI al mantenimento dell’ospedale e del pronto soccorso in centro, non potrà essere trascurato dall’amministrazione. È da vent’anni – continua Tavolazzi – “che sprechiamo milioni e milioni di euro per un progetto sbagliato. Ormai su Cona non si può tornare indietro, ma rispettare la chiara volontà dei cittadini sarebbe l’unico modo per salvarsi in corner da una scelta scellerata”.
“È proprio di questi giorni la notizia dell’approvazione di una delibera di giunta che stanzia altri 30 milioni di euro per l’Ospedale di Cona – continua Andrea Defranceschi, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione –, ma questa consultazione dimostra che i cittadini sono più avanti dei politici che li amministrano”.
“Questa splendida partecipazione è la dimostrazione che non è la politica ad essere morta, ma lo è la classe dirigente – aggiunge Giovanni Favia, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle – i cittadini hanno voglia di partecipare, ma desiderano farlo con un impegno diretto e su temi concreti che interessano la vita quotidiana. Il referendum di Ferrara rappresenterà sempre un esempio di democrazia diretta ed è un orgoglio aver dato il nostro contributo ad un’azione di partecipazione attiva così importante”.
Il referendum, autogestito da Pff e M5S, è stato interamente autofinanziato basandosi su donazioni, sul contributo proveniente dagli stipendi dei due consiglieri regionali e grazie a 110 volontari, arrivati da tutta regione, che hanno consentito di predisporre 36 seggi distribuiti per la città.
http://www.estense.com/referendum-14mila-si-al-pronto-soccorso-0138758.html