IL VALORE DEI NUMERI
Ringrazio il consigliere comunale Pd dottor Portaluppi per aver pubblicamente ricordato imperdonabili errori aritmetici presenti in lettere scritte dal sottoscritto nel 2009. Frenando rigurgiti di auto indulgenza, riconosco che si lamenta con ragione e trovo conveniente condividerne la severità. Non per piaggeria o ironia, ma perché mi è grata l’occasione di veder difesa la causa della verità numerica, confidando nel generale rispetto per il significato dei numeri naturali. Ora, i numeri 24 e 7 sono innegabilmente i numeri 24 e 7, perciò se il sindaco ha scritto che aziende e istituzioni sanitarie sono impegnate a realizzare una casa della salute in servizio nelle 24 ore 7 giorni su 7, i depositari pro tempore dell’autorità non potranno certamente offrire un servizio per 8 o 12 ore su 24 limitatamente ai giorni feriali. E se così non fosse, noi non dovremo angustiarci per il vistoso oltraggio alla verità: il severissimo Portaluppi riprenderà vigorosamente gli affetti da impercettibilità numerica e pretenderà che siano sollevati da incarichi male assegnati! Ci aspettiamo sue comunicazioni in proposito. Altra faccenda numericamente rilevante è quella dei posti letto negli ospedali. Nell’arringa in cui s’è esibito con i numeri 24 e 7, il sindaco ha proseguito l’exploit ricordando “quanto stabilisce la Legge 405/2001: 4 posti letto ogni mille abitanti, che vorrebbe dire per l’ospedale di Ferrara solo 540 letti. Invece, come ospedale di riferimento provinciale, la nuova struttura potrà avere 860 posti”, ottenendo il compiacimento del Portaluppi per la bravura dimostrata dal suo capo. Deve essere l’entusiasmo per le doti matematiche del primo cittadino a fargli ritenere che io abbia reiterato delle defaillances. Ma si sbaglia, perché quando accuso il sindaco di non tener conto che i 180.000 abitanti della città di Modena fruiscono nella loro città di posti letto ospedalieri proporzionalmente superiori a quelli disponibili per i 135.000 ferraresi del comune di Ferrara mi riferisco ai posti disponibili nelle città, evitando di dar credito ad una trappolona convenzione detta “riferimento provinciale”. Quella convenzione è una foglia di fico apposta dai politicanti. Portaluppi e il sindaco sono fra quelli, colpevolmente immemori che un secolare ospedale cittadino, erede di quello plurisecolare sorto sullo stesso asse viario a distanza di qualche centinaio di metri, ha ragion d’essere per quello che di fatto è (cittadino e universitario) e che è sempre stato, indipendentemente dalla mutevolezza di regole formali imposte da personaggi di passaggio avulsi dalla storia locale. Per gente che abbia testa sulle spalle, il particolare della valenza universitaria basta da solo a voler attivamente preservare un ospedale da impropri legami con i limiti demografici dl luogo d’insediamento. Se non avviene ciò, povera università e povera città! E disgraziati cittadini alla mercé di una genia di irresponsabili proconsoli!
Paolo Giardini