Paola Setti: intervista a Matteo Renzi, leader prossimo venturo *da Il Giornale


Renzi: battiamo il Cav alle urne, non in tribunale

 
Matteo Renzi, perché non provate con Roberto Benigni?
«Magari. Divertente anche il gioco di Luca e Paolo al festival di Sanremo, “uno su mille ci sarà che guidi questa opposizione”».
Hanno copiato lei: e Bersani no e Vendola no e la Bindi no...
«Ma io non dico no a nessuno!».
Dice Bersani: «Renzi lo do per saputo, se io dico A lui dice B».
«Ma non è vero. Io lo sfido. In questa fase il problema del Pd non è il Superenalotto dei nomi».
Beh, un candidato premier non guasterebbe...
«Abbiamo una macchina e non sappiamo neppure chi sale a bordo e dove vogliamo andare, come possiamo preoccuparci di chi sta al volante?».
Sentiamo la sfida a Bersani.
«Vada in Parlamento a mostrare dove il governo ha fallito: semplificazione burocratica, ammodernamento infrastrutturale, riduzione della pressione fiscale»
Ah, beh, code alle urne per votarvi così...
«Senta. Il centrodestra son dieci mesi che litiga, sembra l’Unione! Dobbiamo buttarla in politica, non in vacca. Son dieci mesi che Berlusconi offre al Paese il triste teatrino che lui stesso a parole condanna».
E voi son dieci mesi che tentate la spallata invano.
«Il Pd ha sparato alto un calcio di rigore a porta vuota».
La mozione di sfiducia non è stata un bel momento.
«Avremmo dovuto giocare all’attacco invece che inseguire Fini. Questa cosa che inseguiamo tutti quelli che litigano con Berlusconi non ha senso».
Se è per questo inseguite pure Bossi, che non ci ha litigato.
«Un conto è il federalismo, e io dico sì, nel quadro dell’unità nazionale e possibilmente mettendo fine alla vergogna delle Regioni a statuto speciale, non più giustificabili».
Altra cosa è inseguire la Lega.
«Che poi Casini dice no, Fini dice no, Bossi dice no, sembra che ci piaccia farci dire no!».
E poi portate sfiga, il Fli s’è sfasciato...
«Quelli la sfiga ce l’hanno da soli. Io l’avevo detto, mentre altri dicevano che non fare l’accordo con Fini sarebbe stato da “mentecatti”»
«Altri» sarebbero D’Alema.
«Ora che c’è stato il “Fli flop”, vogliamo darci un progetto politico in grado di rappresentarci per i prossimi vent’anni?».
Basterebbero pure venti giorni, eh...
«Io sono stufo di un centrosinistra decoubertiniano per cui l’importante è partecipare. Io voglio vincere».
Forse basterà aspettare il processo di Milano...
«Ho tre desideri. Che Berlusconi si presenti ai giudici. Che dimostri la sua innocenza. Che sia sconfitto alle elezioni, non condannato in tribunale. Voglio vincerlo non per ciò che fa di notte, ma per ciò che non fa di giorno».
.....CONTINUA