Marcello Veneziani: Fra' Dario, l'insultatore ufficiale del Cavaliere


Franceschini, notai una volta, sembra il fratello minore di Fini che ha studiato in seminario

Ma cosa sarebbe la vita di Dario Fran­ceschini senza Berlusconi? Lui si al­za ogni mattina, si lava i denti e si puli­sce gli occhialini, poi si mette il vestito buono con un chiodo fisso: all’una deve giustificare la sua giornata presentando­si davanti alle telecamere dei tg a insulta­re Berlusconi. Non risultano altre attivi­tà o compiti diversi oltre quello di Insul­tatore Ufficiale di Berlusconi. Avrà pure i biglietti da visita con quel titolo. Forse è rimasto scosso, e magari menomato, dallo scontro elettorale con Berlusconi quando lui fu reggente del Pd, poi perse, restò solo e finì autoreggente. Allora gi­rava l’Italia a piedi pur di farsi beccare all’ora X dal tg e fare la sua gag contro Berlusconi. Andava all’Aquila, ai confi­ni della realtà, posava in camicina, finge­va di occuparsi della gente. Franceschi­ni, notai una volta, sembra il fratello mi­nore di Fini che ha studiato in semina­rio. Visi lunghi e stature affini, stessa ca­denza emiliana e occhialini, stesso bar­biere, ma timbro di voce modificato in oratorio; persino il cognome è la versio­ne prolissa e francescana di Fini, analo­go in capo e coda. Fra’ Dario è un rias­sunto italiano vivente: nonno fascista, padre partigiano, lui democristiano e si­nistrese. Se ha una figlia velina è la fami­glia- tipo. Gli è rimasta la fissa di Berlusca e così ogni santo giorno esce dall’ordine dei franceschini e va in tv per dire al reo Sil­vio: dimettiti. Non è il solo, c’è una com­pagnia di giro di comparse dei tg che vi­ve di quei 22 secondi di teleinsulto col solito finalino: dimettiti. Anche tra i ber­luscones, ovviamente,c’èchi campa fa­cendo in tv l’esorcismo inverso. Mi pia­ce­rebbe sapere cosa fanno dopo la com­parsata questi figuranti, se c’è un pulmi­no della Rai che li raccatta, con la raccol­ta differenziata, li nutre e li deposita in appositi astucci porta-voci, riusandoli il giorno dopo. A volte in magazzino si ri­versa qualche figurante: è il caso, ad esempio, di Bocchino, finito nel conteni­tore opposto. Vorrei capire se dentro i franceschini c’è una sim card con que­sto programma oppure se sono umani degenerati in ripetitori automatici. Co­munque la loro password è: berlusconi.

 
IL GIORNALE 
 
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