Passa ai contenuti principali

Ferrara: Roberto Guerra intervista Enrico Gherardi

Lo scrittore Enrico Gherardi, tra fantasy e fantascienza.


 
 
*from Ferrara Supereva (11 3 2010)
 
D- Gherardi, un paio di romanzi tra il
futuro antico e quello prossimo:
Sì, del resto i miei interessi, fin da piccolo, spaziavano dalle religioni antiche e la preistoria all’astronomia e le scoperte della planetologia, con tutti i loro rimandi e collegamenti all’archeologia spaziale riguardande gli Incas ed i Maja, o le teorie cosmogoniche moderne, tipo “Dal Big bang ai buchi neri” di Hawking… Poi mi son laureato in scienze naturali, quindi ho approfondito materie che indagano sia il microcosmo come la biologia molecolare e pure il macrocosmo con la fisica dell’universo. Nel più piccolo e nel più grande si cela la spiegazione del segreto della nostra esistenza, e solo questo mi interessa esplorare nella mia vita. Con tutte le implicazioni dovute alle conoscenze degli antichi e alle ricerche dei cosmologi moderni.
D- La mitologia sullo sfondo, pure secondo certi esperti la fantascienza è il mito di oggi, concordi?
Beh, certo, in tutte le sue accezioni e varietà; pensiamo alla narrativa d’anticipazione che ha generato “Blade Runner” o il recentissimo “Avatar” - poiché io questi non li giudico per nulla fantascienza, ma li inserirei appunto nel filone della Narrativa d’anticipazione, cioè un genere che descrive i possibili prossimi sviluppi della nostra società. Oppure pensiamo ad un fantasy di qualità (rarissimo) come “Legend” di Ridley Scott, dell’85, con un giovanissimo e allora sconosciuto Tom Cruise, film caduto nel dimenticatoio. Oppure ancora un horror tipo “Vampiri a New York” di Abel Ferrara, per nulla scontato e truculento, ma filosofico e post-moderno, con un bellissimo bianco e nero.
D- In particolare, la figura femminile, nella sua icona appunto “classica”, misterica sembra il leitmotiv principale dei tuoi lavori…
Nel femminile si cela la Verità originale e assoluta. Non per nulla le prime divinità risalenti alla preistoria parlano di un Principio Divino Femminile - vedi le veneri gravettiane, risalenti anche oltre 30.000 anni fa - non di un principio maschile - questo è stato inventato in seguito ad un “colpo di stato maschile” sul matriarcato originario, circa 10.000 anni fa - ma basta studiare la Teogonia esiodea - la Dèa della Notte è la prima dèa, autofecondatasi, o fecondata da Erebo, suo figlio, che poi genera l’uovo primordiale, (l’uovo cosmico - il famoso Big Bang) da cui nasceranno Urano e Gaia (Cielo e Terra) e via via tutti gli altri dèi. Quindi è sempre una Dèa solitaria, senza partner maschile, spesso androgina, la prima. Poi, con il patriarcato, queste dèe diventano secondarie e spose di Saturno, Zeus, Shiva… i “maschi”. Nei miei racconti, all’interno dell’intreccio, cerco sempre di mandare un messaggio su queste mie “scoperte” personali, che ho metabolizzato per lunghi anni e spero rimandino il lettore a continuare la ricerca su questo fatale ma imprescindibile sentiero d’iniziazione.
......................C
http://guide.supereva.it/ferrara/interventi/2010/03/la-fantasy-di-enrico-gherardi-intervista
 
Roby Guerra

Post popolari in questo blog

AGAR, ISMAELE E MAOMETTO (E L'ISLAM)

Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...

-Heliopolis-Rivista- Delouze e Gattari...Petrongari

 a cura di Sandro Giovannini.Filosofia Estrema       Presentazione di UMBERTO PETRONGARI Il mio saggio (ancora inedito, e – forse provvisoriamente – intitolato Deleuze-Guattari, Sade-Masoch ), è soprattutto sull’ Anti-Edipo di Deleuze-Guattari , opera tale da contrapporsi alquanto nettamente alle posizioni di Masoch, e, soprattutto, a quelle di Sade: anche, quindi (e in particolare), a quelle che emergono dal suo breve scritto su ciò che deve intendersi per repubblicanesimo (scritto dedicato ad ogni francese dallo spirito illuministico-rivoluzionario, al fine di portarlo a pieno compimento).    Ma per quel che riguarda il masochismo, la sua interpretazione deleuziana, mi deriva dalla lettura di uno scritto (del 1967) che il filosofo francese dedica a Masoch. Ebbene, tale scritto, si occupa abbastanza approfonditamente anche del pensiero sadiano, anche allo scopo di chiarire le differenze tra l’uno e l’altro fenomeno (perlomeno a dire di Deleu...

Maria Marchese,Poesia,inedito,Dans Le Miroir -Francese

 VIDEO M Marchese     https://asinorossoferrara.blogspot.com/2025/01/maria-marchesepoesiaineditodans-le.ht ml   .. 𝐬𝐭𝐚𝐦𝐚𝐭𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐥 𝐛𝐢𝐬 𝐢𝐧 𝐩𝐨𝐞𝐬𝐢𝐚! 𝐀𝐛𝐬𝐨𝐥𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭... 𝐃𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐨𝐜𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞𝐬𝐞 Maria Marchese 𝐥'𝐢𝐧𝐞𝐝𝐢𝐭𝐚 𝐃𝐨𝐮𝐜𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭 𝐝𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐞 𝐦𝐢𝐫𝐨𝐢𝐫 𝐒𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐚 𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐩𝐫𝐞𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 Maria Marchese 𝐈𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐆𝐢𝐨𝐜𝐡𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐢𝐛𝐢𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐫𝐜𝐢𝐬𝐨 𝐘𝐞𝐩𝐞𝐬 𝐉𝐚𝐦𝐚𝐢𝐬 𝐬𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐞́𝐬𝐢𝐞, 𝐥'𝐚𝐦𝐨𝐮𝐫, 𝐥'𝐚𝐫𝐭, 𝐥𝐞 𝐫𝐞̂𝐯𝐞, 𝐥𝐞 𝐛𝐨𝐧𝐡𝐞𝐮𝐫 𝐞𝐭 𝐥'𝐢𝐧𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐝𝐮 𝐩𝐥𝐮𝐬 𝐛𝐞𝐚𝐮 𝐪𝐮𝐞 𝐩𝐫𝐞́𝐯𝐮! Infospaziodedicato zoomonart.blogspot.com    Continua la ricerca anche in lingua francese della Poetessa e  "esperta" in moda Maria Marchese, nota anche per il Libro, Le Scarpette Rosse,  per certa animazione e interviste articoli Video in riviste specializzate, bel mix t...