Letteratura Italiana Contemporanea. Gaia Conventi e Maria Si lvia Avanzato vincit rici a Eroxè Context 2011

250cipriavaniglia.jpgcirpravaniglia2.jpgIl romanzo vincitore... Le autrici...

*from Eroxè

Scritto da Damster on 21 Febbraio 2011.

Andiamo a scoprire le vincitrici del concorso Eroxè Context 2011....
Sono emiliane...

 

Chi siete? Una breve descrizione di entrambe, in prima persona.
 
Sono nata a Bologna - dice Maria Silvia - quasi ventisei anni fa e ho deciso di fare la scrittrice all’età di 5 anni. Piantata bandiera sui miei vent’anni, ho iniziato a farlo davvero, per tentativi: nel 2009 ho vinto il Premio Panchina grazie alla canzone Scrittore, composta su una partitura di Daniele Dall'Omo, chitarrista di Paolo Conte. Quindi ho pensato “continuiamo e stiamo a vedere”. Nel 2010 ho vinto Esperienze in Giallo, sono arrivata in finale al Mystfest Gran Giallo Città di Cattolica (Mondadori). E non ho più smesso. Ho pubblicato una quindicina di racconti per svariate case editrici. Sono autrice del giallo per ragazzi "Ratafià per l'assassino" (Forme libere, 2010), il chick lit "Granturco su foglia di The - Causa disguidi lo stilista è cieco" (Arpanet, 2010) e il romanzo di formazione "L'età dei lupi" (Voras, 2011). Raccolgo da anni le testimonianze dei superstiti dell'eccidio di Marzabotto, vivo con la nonna, scrivo di notte, fumo troppo. E per quanto i miei mi volessero chirurgo, io sapevo di avere un debito con la bambina che vent’anni fa ha scelto di fare la scrittrice. Per Gaia le cose sono andate diversamente.
Sono ferrarese da 36 anni – ci racconta invece Gaia - e ho iniziato a scrivere per puro caso nel 2003, in un giorno in cui non avevo di meglio da fare. Sono rimasta una “scrittrice per caso” e questo mi aiuta a non prendermi troppo sul serio. Ho vinto Esperienze in giallo 2008, cosa che mi accomuna a Maria Silvia, e il Mystfest nel 2009. Ci sono tornata nel 2010, in finale, manco a dirlo, con Maria Silvia! Le nostre strade si sono incrociate più volte, per questo, forse, abbiamo deciso di scrivere un romanzo a quattro mani. Prima ho pubblicato molto altro, antologie e romanzi: dal noir, al giallo classico, al giallo ironico. Tra le varie cose voglio ricordare soltanto “Una scomoda indagine e un cane fetente” (Caravaggio 2008) con cui vinsi a Esperienze in giallo, “La morte in pentola” (vincitore di “Passi nel buio” e pubblicato con Forme Libere nel 2010) e il racconto con cui ho conquistato il Mystfest: “La morte scivola sotto la pelle”, pubblicato sul Giallo Mondadori nel dicembre 2009.
 
 
Raccontateci brevemente di cosa tratta Cipria Vaniglia. Che tipo di storia è?
 
Questo è un romanzo basato sul dualismo – è Maria Silvia a dirlo -, non solo per le duplici autrici che l’hanno ideato, ma per i ruoli psicologici dei personaggi stessi, per il tema degli accostamenti. Diabolico e voluttuoso, trova ambientazione nella Wiege (dal tedesco culla), una villa ancora echeggiante di antichi fasti e abbandonata alla malora, nel cuore di una campagna emiliana sventrata dalla guerra. E’ il 1944, la timida Cora, ragazza di campagna, viene chiamata a servizio da Orsola Burgenvahl, eccentrica proprietaria della Wiege. Il resto è semplicemente doppio. Erotismo e inquietudine vanno a braccetto in quello che si rivela un noir psicologico dalle venature vintage.
Vorrei aggiungere - interviene Gaia - che il romanzo ha due chiavi di lettura: è un noir piuttosto cattivo e, grazie ad un accorgimento che scoprirete, si trasforma in una vicenda erotica. Questo dovrebbe accontentare due diverse tipologie di lettori, ma io consiglio la “lettura integrale” perché solo così si può apprezzare realmente il romanzo......
 
CONTINUA
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