Sandro Giovannini su Italo Balbo

Redazione


Nell'ebook La Grande Guerra futurista... Italo Balbo Trasvolatore, anche Sandro Giovaninnini, il celebre poeta filsoofo di Pesaro, da decenni protagonista della cultura italiana antagonista e politicamente scorretta. Promotore del Movimento Nuova Oggettività e membro de La Scuola Romana di Filosofia Politica, nata come dipartimento (con il compianto Gian Franco Lami) dell'Uni, La Sapienza di Roma. Anche neofuturista promotore del cosiddetto URFUTURISMO, l'ala letteraria del futurismo contemporaneo.  Non ultimo recente curatore dei libri d'arte Tavolette per Heliopolis edizioni e autore del saggio rivoluzionario culturalmente parlando ..."... come Vacuità e Destino (NovAntico edizioni)
Ecco (estratto) il testo di Sandro Giovaninni specifico su Italo Balbo

Italo Balbo trasvolatore, eroe del volo o propaganda fascista? 
Italo Balbo rappresenta paradossalmente una figura non rarissima per quella specifica temperie
epocale. Incredibilmente potrei citare a riprova decine di figure inassimilabili agli standard odierni,
che escludono ferreamente, ad esempio, che oggi un famoso professore universitario possa essere
anche più che un eccellente pilota, od un trasvolatore primario delle Ande anche un raffinato
scrittore e disegnatore. Vittorio Beonio Brocchieri iniziatore della disciplina della filosofia politica
a Pavia ed Antonio Locatelli, anche Podestà di Bergamo, tre medaglie d’Oro e quindi il più decorato
in assoluto della storia d’Italia, dalla fondazione.
Due soli esempi, dei dieci o venti che potrei fare, a sfatare un luogo comune che, nella spaventosa
pochezza dei nostri attuali tempi, regge ed assimila il bla-bla del treno di casa, ormai comune a
quasi tutti, incolti ovviamente e massivamente ormai anche cosiddetti colti. In tal modo si rovescia
la domanda e ci si potrebbe chiedere: perché alcune temperie spirituali favoriscano una fuoriuscita
dagli schemi ed altre invece ti affossino dentro i medesimi?
Perché, a fortiori, nelle epoche che sembrano facilitare la mobilità fisica e mentale, imperi invece
una sostanziale e spaventosa medietudine? E perché in tali epoche quasi solo l’anticonformista da
salotto impazzi opponendosi occhiutamente alla beceraggine diffusa ed alla disinformazione
orchestrata? E perché una normalità eminente sia oggi il massimo dell’anticonformismo? Italo
Balbo quindi come una sorta di potente cartina di tornasole, protocollo di un’usualità indicibile,
ininvestigabile, ma se utilizzata, diagnostica.


Italo Balbo squadrista, solo un demone del regime cosiddetto? - 
Italo Balbo nasce come ardito e si mantiene credibilmente come tale. Quindi al 90% (…anche
se non si può dire…) naturaliter fascista (il 10% residuavano, forse, in qualità di Arditi del Popolo).
Un daimon certamente, ma - mi ripeto - considerandolo nella sua normalità… Anche molti che non
prendevano la tessera del PNF, magari erano più fascisti degli iscritti.
Mio Padre, ad esempio, ufficiale pilota pluridecorato, non fu mandato in Spagna su sua pressante
richiesta e con suo grandissimo rammarico, dall’Africa Orientale Italiana ove era il subalterno con
più ore di volo bellico, perché non si era voluto iscrivere al Partito Nazionale Fascista, pur essendo
persino l’aiutante di volo - sostituto - del Viceré. In questo la burocrazia rimane sempre tale e
sempre sconnessamente efficiente. Ma gli arditi sono altrettanto sempre delle figure estranee alla e dalle burocrazie…