1939. La diffusione dell'Islam alla vigilia della seconda guerra mondiale. Una retrospettiva su cui riflettere. - 7


Passando alle Americhe, nel 139-1940 le statistiche relative alla diffusione dell'Islam offrivano i seguenti dati: Canada 0,006%, USA 0,14%, Guyana olandese 25%, Guyana britannica 68%, Guyana francese 6%, Brasile 0, 06 %, Venezuela, Colombia e Argentina insieme 0,1%. In altri termini i musulmani costituivano dunque lo 0,10% della popolazione del Nord America e lo 0,12% del Sud e del Centro America. Non era priva, però, di interesse qualche notizia circa il rapido sviluppo dell'Islam in quelle terre. Quanto al Brasile, si faceva notare la costituzione nel 1934 dell'Associazione della Gioventù musulmana" con programma culturale e religioso, e l'esistenza in Brasile di colonie siriane e libanesi,composte anche di cattolici peraltro. Le associazioni arabe erano, tuttavia, ben organizzate. Nel 1939-1940, negli USA su 175 mila musulmani ben 75 mila erano convertiti americani. Non si contavano le moschee e le associazioni islamiche, in continua espansione in tutto il Paese.La propaganda era attiva ovunque, specialmente nei grandi centri e si registrava anche una nazione islamica nera se pure in formazione. Negli USA le conversioni avvenivano al ritmo di 15 mila all'anno, secondo stime locali. Oltre ai musulmani tradizionali, sunniti e shiiti,  tra i neri fiorivano le sette eterodosse dei Bahai e degli Ahmaddiyyah, Si aveva notizia anche del "The Moorish Holy Science Temple, associazione dei neri massonici. Riguardo all'Oceania la statistica del tempo offriva una cifra apparentemente esigua rispetto a quanto avvenuto in modo impressionante dalla metà del XX secolo ad oggi. Non è un caso, comunque, che già da allora (1939-1940) si segnalava un movimento sensibile di crescita dell'Islam: il proselitismo era attivissimo nelle isole Gilbert, nelle Ebridi, nella Nuova Caledonia e qualche traccia si coglieva in Australia e New Zealand. Per l'Europa e i paesi sovietici, i dati disponibili erano i seguenti: Inghilterra 0,1%, Francia 0,3%, Finlandia 0,2%, Germania 0,3%, Albania 57%, Jugoslavia 12%, Bulgaria 15%, Ungheria 15%, Grecia 2%, Romania 1%, Polonia 0,4%, Lituani 0,1%, Russia sovietica e tutto il resto dell'URSS 0,3%, Crimea 56%, Kazan 65%, Isole italiane dell'Egeo 10%, altri paesi percentuali non pervenute al tempo. In complesso i musulmani in Europa rappresentavano in totale l'1,1% della popolazione residente. Circa gli sviluppi dell'espansionismo islamico, in ogni caso percepito in ascesa, occorre dire che nel Regno Unito esisteva la "British Moslem Society", centro Londra, della quale fu presidente Lord Headly, morto nel 1936, I musulmani inglesi erano ancora a livello di 5 mila, la maggior parte a Londra e diversi erano di famiglie ragguardevoli. Fra di essi avevano grande influenza le correnti Ahmadiyyah e questo appunto aveva fatto sì che , alla morte di Lord Headly, il suo successore Omar Stewart Rankin, essendosi opposto a tale corrente, aveva dovuto rassegnare le dimissioni. Il Rankin era divenuto a sua volta presidente della nuova Associazione musulmana sunnita della Gran Bretagna per la diffusione dell'Islamismo secondo gli insegnamenti di el-Azhar. Di questa nuova associazione era segretario un egiziano e contava subito di 150 membri, tolti alla società rivale. A questo movimento ortodosso aderiva l'Istituto musulmano del professor el-Mawgi, ove si insegna la lingua araba. Oltre alla moschea degli Ahmadi di Woking, ve ne era un'altra indiana nel East End. 7- continua.
Casalino Pierluigi, 31.12.2014