Intervista di Alessia Mocci ai quattro autori della raccolta poetica “Accarezzando il t empo”, Rupe Mutevole Edizioni

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“Accarezzando il tempo”, edito nel 2011 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni nella collana “Poesia e Vita” è una raccolta poetica a
quattro autori, sono presenti quattro sillogi diverse. Le sillogi sono “Partigiani e suonerie” di Gabriele Battista, “Officina di parole”
di Carmen Biella, “Completando i deserti” di Matteo Montieri, “L’armonia della natura” di Guerrino Rubbini
. Autori diversi che si cimentano
con i versi, qualcuno è alla sua prima pubblicazione e coraggiosamente si mette in ballo insieme ai più esperti. Quattro visioni del mondo
accumunate dalla passione verso la scrittura. Il lettore avrà così la possibilità di passare dall’ironica musicale del giovane Gabriele
Battista all’Io parlante di Carmen Biella ed ancora dall’esternazione pungente di Matteo Montieri allo stile campestre di Guerrino Rubbini.

Gli autori sono stati molto disponibile nel rispondere a qualche domanda sulla loro passione e su “Accarezzando il tempo”. Buona lettura!



A.M.: Perché si sente la necessità di scrivere in versi?

Gabriele Battista: Per fare in modo che visioni, immagini e processi mentali
prendano vita. Di conseguenza, ritrovandosi di fronte al proprio "io" più profondo, per migliorare la consapevolezza di ciò che si fa
cercando di essere più possibile obiettivi.

Carmen Biella: Questa domanda me la fanno spesso. Mi chiedono: "Ma come fai?"
“Non lo so”
rispondo... è un arte al quale non c'è spiegazione. È un dono? Forse... Mi chiamano Divina per quello che scrivo. IO sono solo un' officina
di parole.

Guerrino Rubbini: Si sente di scrivere in versi perché si esprime un concetto, un emozione, uno stato d'animo in poche righe
ed il lettore ne da un interpretazione propria la fa sua e questo è il bello della poesia.

Matteo Montieri: Ognuno ha un suo motivo
particolare per riversarsi nella scrittura di versi, per quanto mi riguarda. L’inizio di tale attività è coincisa con la ricerca di una
valvola di sfogo, ma ben presto si sono andate sommando altre necessità, come possono essere il ricordo di eventi oppure porre delle
risposte a quesiti filosofici… Tutto ciò nel vestito della poesia.


A.M.: Pubblicare con altri tre autori. Che cosa ti ha portato a questa
scelta artistica?

Gabriele Battista: Le richieste economiche sicuramente più ragionevoli rispetto a quelle astronomiche di altre
sedicenti case editrici. Mi è sembrata un'opportunità da cogliere, essendo alla mia prima pubblicazione. Di sicuro la raccolta a quattro è
intelligente e coraggiosa, e per un lettore può essere attraente ma personalmente preferirei presentare ad una qualsiasi persona il MIO
libro con una silloge completa, come farò a maggio.

Carmen Biella: Perplessa all' inizio, onorata leggendo il risultato. Nessuno dei tre
autori sminuisce l'altro. Mi piacerebbe sentire l'opinione anche degli altri tre.

Guerrino Rubbini: Pubblicare con altri autori è
stimolante e creativo, c'è il confronto e la condivisione della tematica, ogni autore ha uno stile diverso unico alcuni sono più vicini al
tuo modo di scrivere altri no ma ugualmente interessanti.

Matteo Montieri: Sicuramente la scelta è stata influenzata da una necessità
strutturale, perché a differenza di altre raccolte a cui ho lavorato o sto lavorando, ha una dimensione ridotta e sarebbe potuta solo
rientrare in una opera a 4 autori.


A.M.: Quale dei tre autori de “Accarezzano il tempo” ti ha colpito maggiormente o vedi più affine al
tuo modo di vedere il mondo?

Gabriele Battista: Mi ha molto incuriosito Carmen Biella, con le sue poesie "sensuali". Ma non vedo nessuno
dei miei tre "compagni di viaggio" affine alla mia visione del mondo, anche perché non mi è molto chiaro come sia.

Carmen Biella: Mi sono
piaciuti tutti, diversi fra loro. Diversi anche da me. La poesia è donna. Credo che un poeta uomo sia una persona estremamente sensibile,
forte quando traspone.
La poeta donna è forte, sensibile quando scrive.

Guerrino Rubbini: Gabriele Battista credo abbia più affinità con
il mio modo di vedere e scrivere le idee che ha "scrive di pancia" come il sottoscritto.

Matteo Montieri: Sicuramente trovo molto affini
al mio modo di pensare le poesie Gabriele Battista, soprattutto nella prima poesia che stata definita dal recensionista Livio Cortese “sei
versi di lucida, sorda violenza”


A.M.: Nella tua silloge c’è una lirica che ritieni sia la “madre” delle altre?

Gabriele Battista: No.


Carmen Biella: No, ogni lirica ha una storia a se. Le sensazioni cominciano e finiscono una
volta scritte.

Guerrino Rubbini: Credo che
"L'albero" sia un esempio assieme a "Carnevale" io oggi vedo il mondo con questi occhi e scrivo di conseguenza.

Matteo Montieri: No
nessuna è posta in maniera di generare le altre sicuramente si può vedere una comunanza. Tra di loro ma proprio perché rientrano nella
“contemplazione dei deserti” sono delle riflessioni. In un certo modo a se stanti.


A.M.: Che cosa ne pensi della formula del booktrailer?


Gabriele Battista: Prima di questa domanda non ne avevo mai sentito parlare, quindi non saprei. Così, superficialmente, sono abbastanza
scettico. Ma m'informerò.

Carmen Biella: Mi piace, la trovo un'innovazione per la continuità. La trovo ottima per i miei
viaggi, non
potrei farne a meno.

Guerrino Montieri: Credo che sia un ulteriore opportunità per i lettori e gli scrittori d'incontrarsi, per gli
scrittori di farsi conoscere e per i lettori di conoscere quello che leggeranno.

Matteo Montieri: Sicuramente ogni spazio o veicolo che
può dare maggiore visibilità all’opera è ben accetta. Ma c’è il rischio che si scada in una mercificazione un opera letteraria non può
essere abbellita od ingolosita per seguire le leggi del mercato deve essere compressa e criticata ma a seconda della lettura e magari del
confronto con l’autore, cioè attraverso le classiche presentazione. Poi il costo di booktrailer è molto alto, anche rispetto all’
organizzazione di una presentazione classica che anche alla luce di questo secondo me dovrebbe essere preferita.


A.M.: Qual è l’ultimo
libro che hai letto?

Gabriele Battista: “Il meglio che possa capitare a una brioche” di Pablo Tusset.

Carmen Biella: “Il Re e il suo
giullare” di Margaret George.

Guerrino Rubbini: Sto leggendo "Un indovino mi disse" di Terzani .. leggo sempre libri usciti da tempo
costano meno ed evito di farmi suggestionare dalla pubblicità o dalla moda del momento.

Matteo Montieri: “I Malavoglia” di Giovanni Verga.



A.M.: Come ti sei trovato con la casa editrice Rupe Mutevole? La consiglieresti?

Gabriele Battista: Credo sia presto per un parere
complessivo, sono passati solo due mesi da quando il libro è uscito. Finora mi sono fatto l'idea di una casa editrice piccola ma "giovane"
ed in espansione. Probabilmente la consiglierei ad un amico che deve pubblicare per la prima volta, ma di sicuro mi sentirei di consigliare
senza battere ciglio una casa editrice che non chiede spese ad artisti emergenti. Il mondo dell'editoria è ancora tutto da scoprire.


Carmen Biella: Certo, persone altamente quotate e serie. Gentili, disponibili che mantengono
ciò che dicono.

Guerrino Rubbini: Bene,
puntuale nelle pubblicazioni, certamente la consiglierei e veramente l'ho già consigliata!

Matteo Montieri: Sicuramente l’attività nel
campo dell’editoria non sono mai facili e soprattutto quando si tratta di poesia. Soprattutto mi ha colpito la buona organizzazione della
collana PoesiaeVita che attraverso fa davvero un ottimo lavoro seguendo gli autori nelle loro problematiche e selezionando le opere che
davvero meritano la pubblicazione e non tutto ciò che passa dal convento.


A.M.: Hai qualche altra novità editoriale per il 2011?


Gabriele Battista: Nel 2011 usciranno due miei libri con la casa editrice Cicorivolta, uno appunto a maggio ed uno a novembre. Sono
rispettivamente la mia prima e l'ultima raccolta di poesie, "Il cielo malconcio" e "Memorie di un coguaro".
Carmen Biella: Sì, la sto
pensando da tempo. È un progetto grandioso. Posso anticipare solo il titolo: “Senza corona”. Mi piacerebbe editarlo con Voi.

Guerrino
Rubbini: Ho nuove poesie e mi sto cimentando con un romanzo il titolo è "L'uomo che non doveva esserci" Gioia Lomasti la persona che mi ha
fatto conoscere Rupe Mutevole e Cristina hanno già letto il primo capitolo glielo ho fatto leggere tanto per capire se poteva intrigare,
ora mi serve tempo per finirlo manca un anno alla pensione poi posso dedicarmi al libro.

Matteo Montieri: Ho scritto già un nuovo libro,
ma non penso di pubblicarlo a breve in quanto vorrei dare più visibilità possibile ad “Accarezzando il tempo”.

Vi lascio il link di una
recensione di “Accarezzando il tempo”:
http://oubliettemagazine.com/2011/04/14/accarezzando-il-tempo-raccolta-a-4-autori-rupe-mutevole-edizioni-2011/

Lascio link utili per visitare il sito della casa editrice e per ordinare il libro.
http://www.rupemutevoleedizioni.com/