Napoltano salva il 25 Aprile - Centri Sociali e Di Pietro evocano Piazzale Loreto... Apologia di reato impunita?


*LA DEMOCRAZIA DEI CENTRI SOCIALI E DI PIETRO

Clima pesante ai festeggiamenti del 25 aprile. Corteo blindato a Milano: in piazza anche i centri sociali che innescano subito uno scontro con le forze dell'ordine. In corteo lo striscione "Cacciare il raìs". In piazza pure Simone Cavalcanti, uno dei ragazzi arrestati ad Arcore dopo gli scontri davanti alla residenza del premier. Fischi anche per Bersani: "Sei un venduto". L'Idv getta benzina sul fuoco e rievoca un clima da guerra civile lanciando un nuovo attacco. Il vero obiettivo è Berlusconi....

Roma - Cercano lo scontro. Vogliono la liberazione dal regime berlusconiano. Scaldano la piazza per ribellarsi al duce Silvio. I colonnelli di Antonio Di Pietro sparano a zero contro il governo strumentalizzando le celebrazioni del 25 aprile, mentre a Milano scendono in piazza i centri sociali che subito innescano scontri con le forze dell'ordine ed espongono lo striscione "Cacciare il raìs". "Bisogna ricordare il 25 aprile per sradicare gli allarmanti rigurgiti fascisti", esorta il portavoce Idv Leoluca Orlando voltando le spalle all'appello lanciato dal ministro Gianfranco Rotondi di rispettare il 25 aprile che è "la festa di tutti gli italiani liberati dall’oppressione fascista". Lo stesso Di Pietro accusa il governo di un "golpe strisciante" che punta a uccidere la democrazia".

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NAPOLITANO APPELLO ALL'UNITA'

 

Roma - In piazza Venezia celebrazioni sotto la pioggia all’Altare della Patria per il 66° anniversario della Liberazione. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, celebra il 25 aprile invitando la politica a evitare il "cieco scontro delle parti" e a lavorare insieme alle riforme rispettando però la Costituzione: "La difficoltà delle sfide di oggi e del futuro richiedono nuovo senso di responsabilità nazionale, una rinnovata capacità di coesione nel libero confronto delle posizioni alla ricerca di ogni terreno di convergenza". Ma la piazza non lo ascolta e fischia il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ancor prima di iniziare il proprio discorso al Milite Ignoto. Ma il ministro replica: "Lasciare alle spalle le ferite del passato".

L'appello di Napolitano all'unità Per il capo dello Stato il periodo della Resistenza ha recuperato quei valori di "libertà, indipendenza e unità" che sono alla base della nascita della nazione italiana 150 anni fa. "Ci sono - ha detto Napolitano - punti di contatto evidenti nonostante la distanza e le diversità tra i due momenti della lotta alla liberazione e la nascita dell’Italia 150 anni fa. Le forze migliori della nostra storia diedero libertà, indipendenza e unità, valori che furono recuperati nella Resistenza con il recupero della nostra libertà negata dal fascismo, dell’indipendenza negata dal nazifascismo e dell’unità recuperata dopo la divisione in due del paese nel conflitto". "Non facciamo prevalere il cieco e acceso scontro" nonostante ci sia già un clima elettorale. Bisogna tenere fermo ciò che ci unisce e che ci tiene uniti come italiani. "Si proceda alle riforme considerate mature e necessarie, come in questi anni ho sempre auspicato - ha continuato il presidente della Repubblica - lo si faccia con la serietà che è doverosa e senza mettere in forse punti di riferimento essenziali, in cui tutti possono riconoscersi". "Senza mettere in forse - ha aggiunto - quei principi e quella sintesi, così comprensiva e limpida, dei diritti di libertà, dei diritti e dei doveri civili, sociali e politici, che la Costituzione ha nella sua prima parte sancito".....CONTINUA

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