Appassionato di pittura fin da giovanissimo, dopo aver lavorato a Roma, a Parigi e a San Pietroburgo, Boccioni fu tra i primi ad aderire al movimento futurista fondato da F.T.Marinetti. lanciò l’11 febbraio 1910, insieme con Carrà ed altri, il primo Manifesto dei Pittori Futuristi, nel quale affermava la moderna concezione di una pittura basata anziché sull’oggetto, nella sensazione dell’oggetto. Boccioni promosse anche il Manifesto Tecnico della Scultura Futurista, contenente la nuova dottrina del complesso plastico di linee-forza. In difesa della propria arte pubblicò numerosi scritti. Interventista fervente, si arruolò volontario nella prima guerra mondiale, durante la quale perse la vita, in seguito ad una caduta da cavallo. Oltre alle sue pitture e sculture, Boccioni, in collaborazione con Marinetti e altri futuristi, scrisse “Il Teatro Sintetico Futurista”, autentica teorizzazione di un nuovo modo di concepire la scena e lo spettacolo, tra innovazione e ricerca.
Casalino Pierluigi, 17.02.2011.