Il leader ferrarese del PD, Dario Franceschini, ex segretario nazionale del Pd stesso, icona doc del cattocomunismo e dell'involuzione dell'ex sinistra postpc appunto moralistica, centrista, giustizialista e paradossalmente e pericolosamente estremista alla Anno Zero, ha partecipato official al grande evento delle donne del 13 febbraio. Vale a dire, tanto per essere chiari, per comunicare la password minimale di comunicazione (impresa nulla visto il livello generale del dibattito): al di là di magari Barbarella (l'eroina sexi science fiction/Jane Fonda..), Betty Friedman, Oriana Fallaci, Lou von Salomè, Rosa Luxembourg, la stessa Nilde Jotti ( a suo tempo puttanizzata quasi come Ruby dalla stampa puritana in quanto compagna irregolare di Togliatti...), Luce Irigary, Marie Louis Von Franz e tantissime donne belle o meno belle, certamente capaci di godimento sessuale, libere e di successo, l'adunata del 13 febbraio, al di là anche della buona fede di molte donne, è stata nei fatti -in Italia- un evento a senso unico, a una dimensione, soprattutto, non per la dignità e la libertà delle donne, ma contro un uomo, Silvio Berlusconi e – persino peggio- contro una categoria specifica di donne, chiamamole baccanti.., news inaudita e rivelatrice della strumentalizzazione generale del 13 febbraio. Persino una suora, sic!- tra le leaders acclamate!
Oltre all' attegiamento, non si sa se responsabile o da Ponzia Pilata dell'UDI nazionale, che ufficialmente non ha aderito al 13 febbraio, ma ha lasciato libertà alle donne e alle singole UDI locali di aderire! Occultando quasi persino sul proprio sito official la posizione ufficiale, non informando le donne come esattamente i grandi media e quotidiani e persino nel web, stupendo esempio di libera informazione e inquietante disinformazione.
Ma torniamo al nostro Franceschini, in quanto il parlamentare ferrarese ha persino dichiarato che il 13 febbraio è una svolta storica, l'inizio della caduta di Berlusconi. A parte il fatto che politicamente ormai è cotto come la salamina da sugo a Ferrara, che la fine stessa di Berlusconi, non un dogma il Cavaliere, potrà benissimo esserci, ma in democrazia soltanto con i numeri..., la parabola di Franceschini, culminata proprio questo 13 febbraio, quasi nessun altro politicante o parlamentare si è autopromosso come lui al 13 febbraio, è rivelatrice sia della storia dell'ex sinistra, sia specularmente della politica italiana.
Franceschini assomiglia in modo incredibile ormai, come stile (non stile politico) ad un certo Fini.
Due soggetti psicologicamente e storicamente certamente non progressisti, anzi dc doc l'uno e cattofascista l'altro, eppure simboli incredibili, secondo i pennivendoli de La Republica, il Corsera e l'Unità, eccetera, e del centro sinistra cosiddetto attuale, più in coma terminale da Prodi in poi del governo Berlusconi stesso.., come dire dPgM, politicanti geneticamente modificati.
Fini... cantore della famiglia mussoliniana fino agli anni novanta, poi, persino complice dei PM e del'ex sinistra, oppositore in Parlamento, persino alla.. Camera, con i voti degli elettori del governo! E anche poi separato, perdutamente perso per una signora già abile ed astuta compagna di un certo Gaucci, 30 anni circa di differenza d'età, soltanto fortunata e fortunati in quanto maggiorenne...
Franceschini, figlio doc della DC e della cultura cattolica agreste ben nota di Ferrara... poi-incredibile segretario dell'ex post PCI, ora persino in piazza con le donne.... Di questo passo diventerà persino vendoliano!!!
Marco Cremonini Neuchatel Svizzera