Roberto Guerra: Si può fare a meno della tecnologia?
Riccardo Campa: Per me la coerenza è un valore fondamentale. Se qualcuno trova intollerabile la società industriale, perché non va a vivere coerentemente in modo pre-industriale? Ci sono interi paesi abbandonati sugli Appennini o le Alpi. Chi esalta la società pre-industriale dovrebbe andare a vivere in questi luoghi, con le capre, le lanterne a olio, il riscaldamento a legna. Lontano dalle metropoli, dalle televisioni, dai giornali, dagli editori. E invece no. Abbiamo anche i tecnofobi telematici. Questi non li stimo per nulla. Al contrario, ho un grande rispetto per gli Amish. Negli USA, gli Amish hanno fatto una scelta anti-tecnologica e sono coerenti. Tra l’altro, nessuno li tocca, nessuno li costringe ad usare l’elettricità o i motori a scoppio. Così, quando un mio studente mi ripropone la litania di quanto era bella la vita nelle società pre-industriali, gli do un semplice compito da fare a casa. Come test, gli chiedo di rinunciare per tre mesi non a tutti, ma a tre soli prodotti della società industriale: carta igienica, sapone e dentifricio. Naturalmente, gli chiedo anche di riferirmi l’esito dell’esperimento per telefono.
(tratto dalla recente intervista dello scrittore futurista Roberto Guerra al filosofo transumanista Riccardo Campa)
Allora, chi è che accetta la sfida? Chi è che rinuncia per soli tre mesi a carta igienica, sapone e dentifricio?
Tecnofobi di tutto il mondo! Siamo qui che vi aspettiamo! Numerosissimi! Coraggio!
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