MILANO – Un solo passaggio, ma anche una sola password per leggere i giornali di quegli editori che vorranno aderire al servizio.
One Pass è l'ultima mossa di Google all'interno di una relazione complicata tra il motore e i giornali, fatta di dissidi e grandi accordi, a seconda degli umori e dei Paesi. Presentato ufficialmente da Eric Schmidt mercoledì a Berlino, proprio in quella Germania dove gli screzi tra giornali e Google News non mancarono, il servizio vuole semplificare per l'utente l'accesso ai contenuti a pagamento. Vuole creare una piattaforma da cui l'editore potrà vendere la sua merce, ma ovviamente farà bene anche ai conti di Google, che per ogni transazione riceve il 10 per cento del suo valore in commissioni. ONE PASS – One Pass parte in questi giorni ufficialmente in Italia, Spagna, Germania, Francia, Gran Bretagna e Canada con alcune testate giornalistiche a far da apripista (per esempio il Nouvel Observateur e Focus online) e si annuncia come strumento versatile per editori grandi e piccoli. Spetterà a loro la scelta di cosa vendere sulla piazza di One Pass e in che modo: notizie, video, con accesso per pochi giorni, mesi, o illimitato. Anche il prezzo viene deciso dal giornale stesso. A Google spetta il compito di gestire la parte tecnologica. L'utente si iscrive (i suoi dati passano Visualizza immagine in Bing
sotto Google Checkout) e con la sua password unica esegue la transazione e accede ai contenuti a cui è interessato da Pc, tablet, smartphone, netbook, grazie all'opzione «acquista una volta – visualizza ovunque». Pagando appunto una volta sola, perché a comandare è l'accesso Internet con il proprio profilo personale gestito da Google. Per l'editore, soprattutto per i piccoli e per chi ancora non ha messo a punto un sistema di e-commerce, resta la convenienza di non doversi occupare della piattaforma di pagamento elettronico. ...
Corsera
http://www.corriere.it/economia/11_febbraio_17/perasso-giornali-google_9d39ba24-3a97-11e0-a00e-b467f0f3f2af.shtml