Intervista al filosofo transumanista Riccardo Campa

 


ARTIFICIALI E FELICI

Intervista al filosofo transumanista Riccardo Campa


di Roberto Guerra

Il Presidente dell’Associazione Italiana Transumanisti e professore di Sociologia della scienza all’Università di Cracovia, Riccardo Campa, è stato recentemente invitato a partecipare a Le Invasioni Barbariche, trasmissione di successo condotta da Daria Bignardi su LA 7. (Streaming: http://www.la7.it/invasionibarbariche/pvideo-stream?id=i376620 ) La discussione verteva sulle terapie anti-aging, un tema centrale della filosofia transumanista. Dopo il faccia a faccia con il segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani, la conduttrice ha invitato in sala un gruppo eterogeneo di partecipanti, tra i quali l’ex difensore del Milan Billy Costacurta, l’attrice Alessandra Faiella, la cantante Dorina Leka, la scrittrice Lidia Ravera, il medico Filippo Ongaro, l’allenatore di basket Dan Peterson, e – appunto – il filosofo transumanista Riccardo Campa. Come spesso accade nei talk show, si toccano temi importanti, ma per ragioni di tempo e dinamica della discussione, non si riesce ad approfondire a dovere ogni questione. Abbiamo dunque chiesto al professor Campa di entrare più in dettaglio, rispondendo alle domande di questa intervista.


Professor Campa, Le Invasioni Barbariche sono una platea importante. Secondo le stime, il suo intervento è stato seguito da circa un milione di telespettatori, mentre si sono contati almeno sei milioni di contatti zapping. Alla prima sua risposta sulla natura del transumanesimo, la conduttrice ha però mostrato qualche perplessità. È davvero un tema troppo “alto” per il pubblico televisivo?


Non credo che le cose stiano così. La conduttrice fa il proprio mestiere e spinge giustamente gli intellettuali ad esprimersi con concetti semplici, per raggiungere un pubblico più ampio possibile. Tuttavia, ho voluto essere almeno all’inizio preciso sul piano “scientifico”, perché ritengo che il pubblico che segue una trasmissione come le Invasioni Barbariche sia più colto di quello che segue altri programmi, su altri canali, in prima serata. Dunque, in grado di capire un concetto come quello di transumanesimo che, per inciso, ho presentato come sinonimo o quasi di “evoluzione autodiretta”. Quello che volevo dire è che le terapie anti-aging sono solo un aspetto di una questione filosoficamente ben più importante, ovvero: è opportuno intervenire direttamente sulla biologia umana, con le tecnologie più sofisticate, per eliminare o minimizzare gli aspetti della natura che ci piacciono di meno. Per i transumanisti, gli aspetti più indigesti che ci dà in dote la natura, come risultato di un processo evolutivo non gestito razionalmente, sono appunto l’invecchiamento, la debolezza, le malattie, la morte.
 
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