pubblicato: venerdì 28 gennaio 2011 da Lorenzo Mazza
Come penso saprete, mi piace l’arte urbana perché riesce ad essere una sintesi tra la storia, le culture, gli stili ed arriva alla gente per la sua potenza estetica o per il suo messaggio, prima ancora che per il suo valore economico.
Così oggi voglio condividere con voi alcune immagini del lavoro di Flix, architetto venezuelano di 30 anni. Partito dalle strade di Caracas, con i suoi poster, graffiti e sculture urbane, è arrivato fino al Cairo, Madrid e Parigi. Da una parte il suo lavoro è politico, tratta di riscaldamento globale, mancanza di spazi pubblici, crisi finanziaria globale e violenza. Potete vederlo nel suo Flickr.
Nella galleria qui sotto invece vi propongo i suoi coloratissimi robot. Dentro ci vedo qualcosa dell’estetica delle culture precolombiane, una visione del futuro vintage (cioè come si immaginava il futuro negli anni ‘70-80). Questo è il suo modo di combattere la monotonia della città o di ridare vitalità, vividezza, a un mucchio di rovine.
Avremo modo di riparlare presto di lui e, magari, di intervistarlo.....
continua
ARTSBLOG
Come penso saprete, mi piace l’arte urbana perché riesce ad essere una sintesi tra la storia, le culture, gli stili ed arriva alla gente per la sua potenza estetica o per il suo messaggio, prima ancora che per il suo valore economico.
Così oggi voglio condividere con voi alcune immagini del lavoro di Flix, architetto venezuelano di 30 anni. Partito dalle strade di Caracas, con i suoi poster, graffiti e sculture urbane, è arrivato fino al Cairo, Madrid e Parigi. Da una parte il suo lavoro è politico, tratta di riscaldamento globale, mancanza di spazi pubblici, crisi finanziaria globale e violenza. Potete vederlo nel suo Flickr.
Nella galleria qui sotto invece vi propongo i suoi coloratissimi robot. Dentro ci vedo qualcosa dell’estetica delle culture precolombiane, una visione del futuro vintage (cioè come si immaginava il futuro negli anni ‘70-80). Questo è il suo modo di combattere la monotonia della città o di ridare vitalità, vividezza, a un mucchio di rovine.
Avremo modo di riparlare presto di lui e, magari, di intervistarlo.....
continua
ARTSBLOG