Anno Zero stop? Ecco la prova DNA di Santoro...era a sinistra di Lotta Continua!

 


 

 
MASI: "SANTORO USA ANNOZERO COME UNA CLAVA" «Santoro mistifica ancora una volta. Sono io che ho evitato consapevolmente lo scontro e non lui che si è limitato a rispondere maleducatamente ad argomentazioni tecniche puntuali e pacate con l'arroganza di chi da 30 anni crede di usare il video come una clava». Questa la replica del direttore generale della Rai Mauro Masi alle argomentazioni esposte dal conduttore Tv durante la trasmissione 'Annozerò.

SCONTRO SU ANNOZERO A pochi giorni dalla telefonata in diretta di Berlusconi all'Infedele e dallo scontro tra il premier e Gad Lerner, stasera è il direttore generale della Rai, Mauro Masi, ad alzare la cornetta per chiamare Annozero. È ancora il caso Ruby il tema del programma di Michele Santoro, finito nuovamente nel mirino del capo del governo: è una «trasmissione vergognosa», dice Silvio Berlusconi conversando con alcuni invitati alla cena per il compleanno di Micaela Biancofiore.
Il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani annuncia provvedimenti, mentre diversi esponenti del Pdl invocano la chiusura della trasmissione. Dalla parte di Santoro l'opposizione, che spinge per le dimissioni di Masi. Con il dg si schierano governo e Pdl. «Anche stasera Annozero ha superato ogni limite del decoro, della decenza e del rispetto della deontologia giornalistica», attacca il ministro dello Sviluppo economico Romani, annunciando che si attiverà «presso le sedi opportune per richiedere la più stretta osservanza delle regole cos gravemente violate». Il portavoce del partito, Daniele Capezzone, critica Santoro e parla di toni «da piazza Venezia», mentre altri esponenti del Pdl protestano per l'esclusione del deputato Francesco Paolo Sisto dagli ospiti e di sessanta simpatizzanti dal pubblico, chiedendo la sospensione del programma.

 
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MICHELE SANTORO? A SINISTRA DI LOTTA CONTINUA!
 
  di Salerno (Campania....)
Laureato con lode in filosofia presso l'Università di Salerno, dove ebbe per relatore Biagio De Giovanni,[1] ha iniziato la sua militanza politica nel gruppo maoista Unione Comunisti Italiani[2] e, contemporaneamente, la sua carriera giornalistica sul periodico Servire il popolo, edito dalla stessa organizzazione e chiuso nel 1975 con lo scioglimento dell'UCI.
Successivamente passò al quindicinale del PCI campano La Voce della Campania, di cui fu direttore da marzo 1979 per nove mesi, quando venne allontanato per le sue posizioni eterodosse rispetto alla linea ufficiale del partito.[1]
Collaborò quindi con L'Unità
 
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