"Con l'arrivo di Cona
piccoli ospedali senza senso"
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FERRARA. «La Casa della salute risponderebbe meglio alle esigenze dei cittadini di piccoli ospedaletti non adeguati - ha detto ieri mattina la segretaria della Cgil Ferrara Angela Alvisi durante il convegno sulla sanità organizzato presso la Camera di commercio - le poche risorse a disposizione non vanno disperse. Faccio l’esempio di Bondeno».
Non avrebbe senso, ha sottolineato Alvisi, «tenere aperto sia l’ospedale che la Casa della salute, la seconda struttura sostituirebbe meglio la prima e permetterebbe la continuità assistenziale necessaria».
Attualmente ci sono sette ospedali sul territorio provinciale che permettono a ogni cittadino di avere un presidio medico vicino a casa. Un programma del ministero della Salute redatto nel 2006 prevede che in uno stesso spazio fisico trovino collocazione tutti i servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie per una determinata porzione di popolazione, appunto la Casa della salute.
Resta da chiarire, cosa succederà ai vecchi ospedali e dopo l’a pertura di Cona: non c’è solo Bondeno, con un ruolo da rivedere, ma anche Portomaggiore e forse Copparo. Cona cambierà per forza le cose, bisogna rispondere alle domande su quanti Pronto soccorso mantenere sul territorio, come utilizzare l’auto medica, dove realizzare i punti di primo soccorso: tutte questioni sollevate in maniera esplicita dalla Cgil.
LA NUOVA FERRARA continua