La casta letteraria a Ferrara
Matteo Bianchi, Fischi di merlo, Poesia, Venezia, Edizioni del Leone 2011, 64 pp.
Lo scrittore Roberto Pazzi presenterà la raccolta e l’autore presso la Sala Agnelli della Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara, martedì 10 maggio, alle ore 17. Ne leggerà i versi Alessandro Tagliati.
Dopo un memorabile esordio a Ferrara, con poesie tributo alle biciclette, Matteo Bianchi ha fatto carriera, replicando ora con un altrettanto storico e paradigmatico Fischio di Merlo, nell'era di Internet e dei Droni, promosso addirittura dal vate altrettanto epocale di Ferrara, Roberto Pazzi.
Che dire? Poeticamente parlando, naturalmente e veganamente, il fare anima nel duemila, fatalmente, per destino o ghianda o necessità, non può moralmente e culturalmente esimersi dalla cifra fondamentale del nostro tempo, la Sinergia quale password e passpartout, se non metodo poietico di nuova psicogeografia del Verso: nel caso di Bianchi... dei raggi del pedalar allegro andante, codice di secondo grado dell'ecologia (glosserebbe Baudrillard), dei merli in amore sotto qualche cilegio radioattivo giapponese, significante di terzo grado della Poesia nuovamente con la maiuscola (chioserebbero De Sanctis...o Flora). Il ritorno delle sacre scrtture del Silenzio e della Lentitudine, quale compensazione junghiana – ma sinergica- nella velocità del gigabyte e nel bipolarismo conclamato della vita post-.moderna.
Va da sé, non solo i Re sono nudi a Ferrara, anche certi pretesi imperatori e magari certi giovani mandarini di corte. Fortuna loro, Telestense non è Anno Zero, nessuna webcam li cattura, ma la parole in libertà futuriste sì...
Passi per Ferrara città delle biciclette in versione poesia da sugo, ma nell'era del bunga bunga (dove il problema semmai sono i Politici e i Giudici, non certo zoccole elettroniche o bambole perverse), delle passere scopaiole, di Madonna e Lady Gaga, di Moana Violante, ancora evocare chissà quale passera solitaria tardoleopardiana, geneticamente modificata in... Merlo canterino, forse son più credibili Topolino...., Gennarino con Amelia come mentrice neoplatonica.
Ferrara città di scrittori è ormai specchio del suo zeitgeist, riflesso dagli specchi rotti... del Palazzo e dell'attuale progenia Medici-Pazzi abbagliata dalle delizie della Valle di Thanatos... , sempre tecnofoba e autistica nel suo patologico Silenzio, mai il Sì al mondo potente di un Zarathustra!
Da un sintagma.. il Dario Franceschini, imbrobabile letterato- perlomeno alla Tac psicolinguistica, a quanto pare molto letto dall'intellighenzia ferrarese, per motivi esoterici che neppure Dan Borwn potrebbe (apperentemente) captare, misteri della casta...
Da una frastica... lo stesso Pazzi, pluritradotto, cantore come sempre nostalgico e reificato (direbbe Marx) di una Repubblica delle Lettere autistica quasi: peccato che dopo 2001di Kubrick , un Super computer, Hal 9000 abbia già consegnato al Museo di Scienze e Letteratura Naturali.. qualsivoglia Omero o Tiresia...
Ergo digito sum? Ferraresi, con la r soft, per dirla con il trasvolatore Balbo, uno che anziché fare new age in bicletta, navigava già verso la stratosfera in aereoplano, quasi un secolo fa, e fischiava poi in picchiata ai nemici con giocattoli cari a Eraclito..., alla larga dalla Casta dei Poeti ferraresi!
Poi certamente un certo Poeta europeo, Diego Marani, caro alla Casta Pd Ferrara, come Maradona a Moggi a suo tempo, sta già traducendo i sublimi versi del compagno Matteo Bianchi da Krasnodar!!! Con l'introduzione di Pazzi magari in esperanto...
Marco Cremonini Como/Neuchatel