Caso Aldovrandi: Vergognose Manovre per rinviare il film di Vendemmiati sulla Rai!‏

*Asino Rosso- "L’Associazione Prima Difesa scrive a Rai Tre e alla Vigilanza: “Non condizioniamo l’opinione pubblica”. La spiegazione, oltre a soltanto l'idea di siffatta reificazione della libertà e dell'etica...., è semplicemente risibile e vergognosa! Da Cogne al Bunga Bunga, tutta la TV spazzatura manipola sistematicamente i neuroni degli italiani. Paradossalmente a lungo andare queste chicche della giustizia italiana scoperchiano un vaso di Pandora strutturale: diventeranno un boomerang. Già sputtanano -queste manovre puramente faziose e corporative- di casta - le Forze dell'Ordine globali, rovinando la ben diversa percezione generale positiva degli ultimi anni faticosamente conquistata tra gli italiani, dopo, vedi anni 70 ecc. del secolo scorso, decenni di barzellette.. e assai peggio- equazioni ideologiche reazionarie ...contro la gente e cittadini. Proprio le Forze dell'Ordine, su un caso non controverso ma eclatante nella sua tragedia, in qualsiasi nazione democratica, impossibile... ed evitabilissimo, in primis dovrebbero opporsi a siffatte manovre e censure, per salvaguardarsi la legittima Immagine positiva- dalla parte del popolo- comprovata- da anni in tema di sicurezza nazionale e anche internazionale (leggi gli eroi di Nassyria e i soldati italiani impegnati da anni nelle diverse missioni di pace e polizia internazionale contro il terrorismo ecc.)

ESTENSE COM...

http://www.estense.com/aldrovandi-intervista-madre-dopo-appello-0144860.html
*di Marco Zavagli

Aldrovandi, “intervista a madre solo dopo l’Appello”

L’Associazione Prima Difesa scrive a Rai Tre e alla Vigilanza: “Non condizioniamo l’opinione pubblica”

 

*PHOTO ESTENSE COM

Rimandare a dopo il processo l’intervista a Patrizia Moretti e la proiezione del film sulla morte di Federico Aldrovandi. È quanto chiede l’Associazione Prima Difesa, nata nel 2009 per difendere i diritti di chi indossa una divisa, in vista dell’intervista alla madre di Federico e al giornalista Filippo Vendemmiati, regista del film documentario “È stato morto un ragazzo”, premiato di recente con il David di Donatello, prevista per domenica 15 maggio nel corso della trasmissione “Che tempo che fa” di Fabio Fazio.

“Riteniamo poco opportuna la coincidenza temporale, visto che l’Appello inizierà il giorno successivo”, spiega la presidente dell’associazione, Simona Cenni, che sarà a Bologna assieme ai propri legali, gli avvocati Eugenio Pini e Costantino Cardiello per difendere in appello due dei quattro poliziotti (rispettivamente Monica Segatto e Luca Pollastri) condannati a tre anni e mezzo per omicidio colposo nel caso Aldrovandi.

“Sono diversi giorni che ci battiamo per far rimandare l’intervista e la proiezione del film (che dovrebbe andare in onda sabato 21 sempre su Rai Tre, ndr) e abbiamo scritto al direttore della rete e alla Vigilanza Rai del Senato. Non avendo ancora notizie in merito, ci auguriamo che democraticamente si arrivi alla decisione più saggia”.

“Non si tratta di impedire a una madre il più che legittimo diritto a parlare di un figlio morto in circostanze tanto drammatiche – aggiunge Simona Cenni –, anzi, chiedo solo che rimandino il tutto alla fine del processo, per permettere all’opinione pubblica di non essere condizionata”.