FOLCHETTO DI MARSIGLIA



Folchetto di Marsiglia, poeta provenzale, fu verseggiatore intellettualista, ragionatore, sillogizzatore. Certe sue strofe si presentano congegnate come un ragionamento con premesse e conclusioni logiche, mentre in altri componimenti si compiace di sottigliezze, di aforismi, di acuti e apparenti paradossi o anche di sentenze e proverbi, come quando, parlando della frode e dell'inganno, esce a dire......"n'es plus galiatz aicel qu-el que cel enganatz". E' lecito pensare che questo suo atteggiamento intellettualista e scolastico non sia spiaciuto a Dante, il quale, come si sa, non escludeva il raziocinio dalla poesia nella concezione che egli aveva del vate o del poeta. Certo è che Folchetto, malgrado il suo rigore contro gli eretici, quando fu vescovo di Tolosa (o forse chissà per questo suo rigore) e per le sue poesie religiose, è stato elevato nella Divina Commedia nel cielo di Venere. E' anche autore di un' "alba" religiosa. Folchetto, tra laicità e religiosità fu comunque intellettuale di vasta apertura, senza mai nulla negare al patrimonio culturale di una stagione indimenticabile della cultura europea.
Casalino Pierluigi