Eisenhower: «Balbo era fatto più per gli americani che per gli italiani».

fonte Il Giornale

*G.B. Guerri


http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/trasvolata-balbo-unimpresa-mediatica-che-mand-orbita-1414096.html


.....Per capire quale enorme significato abbiano avuto le trasvolate atlantiche di Italo Balbo bisogna avvicinarsi allo stato d'animo dell'epoca nei confronti del volo. Soltanto vent'anni prima i fratelli Wright erano riusciti a volare per poche decine di metri. Da allora erano stati compiuti progressi giganteschi, e già qualche pazzo, o avventuriero, o eroe, come lo si voglia chiamare, aveva trasvolato l'Atlantico. Ma il volo su lunghi tragitti rimaneva, appunto, un'impresa da eroi o da pazzi, non uno strumento di vita quotidiana e di progresso.

......................Il 19 luglio la squadra partì all'alba, e lo spettacolo che Balbo aveva immaginato cinque anni prima si avverò: 24 idrovolanti veleggiarono in perfetta formazione sui grattacieli di New York. Il traffico si fermò, tutti corsero alle finestre, nel porto le navi emisero un unico assordante fischio di saluto, le rive dell'Hudson, dove la squadra ammarò, erano affollate come uno stadio durante una finalissima. Quel che avvenne dopo è paragonabile soltanto alle accoglienze tributate ai reduci della prima e della seconda guerra mondiale e, forse, ai primi astronauti. Neanche Lindbergh, americano e primo trasvolatore senza scalo da New York a Parigi, aveva avuto un trionfo simile, sette anni prima

...........La squadra ammarò sulla foce del Tevere alle 17,35 del 12 agosto, mentre la radio seguiva l'evento con un cronista d'eccezione, Filippo Tommaso Marinetti: «Ronza, brilla e ride fra gli scintillii turchini dell'orizzonte l'ampia musica di Balbo e degli Atlantici...