1937. LA POLITICA DELLA RUSSIA SOVIETICA DOPO IL 1936. PROBLEMATICHE IRRISOLTE DALLA STORIA

In Francia le elezioni generali del maggio 1936 diedero una maggioranza di sinistra composta da socialisti, comunisti e radicali. una maggioranza che portò alla formazione di un governo del Fronte Popolare, al punto che i francesi conservatori ed abbienti non si limitarono a dire soltanto che era meglio Hitler che Stalin, bensì anche che era meglio Hitler che Léon Blum. Non fu solo questo il motivo per cui le relazioni fra la Russia sovietica e l'Occidente, che erano sembrate in via di miglioramento, segnarono un profondo regresso. L'anno seguente, il 1937, si arrivò all'epilogo delle purghe staliniane: quasi tutti i vecchi dirigenti bolscevichi furono giustiziati ed incarcerati e milioni di russi meno importanti furono spediti in Siberia. Sempre nel 1937 la purga si estese alle Forze Armate Sovietiche: Tukhacevski, capo di Stato Maggiore, tre dei cinque marescialli, tredici su quindici comandanti d'armata, e molti altri furono fucilati dopo un processo segreto o addirittura senza processo. Era forse Stalin pazzo di potere autocratico come si è sempre detto? Aveva motivo di supporre che i generali o i suoi avversari politici stessero progettando di ottenere l'appoggio tedesco per una rivoluzione anti-stalinista? Oppure lo stesso Stalin progettava di eliminare i possibili oppositori in vista di una sua diretta conciliazione con Hitler? Non si sa e forse mai si saprà veramente. Sull'argomento gioverà ritornare in un successivo approfondimento.
Casalino Pierluigi