Marco Cremonini
Spendida recensione di G. Montinaro su Il Giornale, per il libro... indicibile.... " .. Non aver paura di dire" a cura di Sandro Giovannini con 40 autori coinvolti, alcuni molto noti, Marcello Veneizani, Luca Gallesi, Marco Vannini, Gian Franco De Turris, Riccardo Campa ecc. Montinaro ha evidenziato in particolare quest'ultimo, sociologo della scienxa, per una ouverture libertaria sull'equivoco millenario della Prostituzione, che il proibizionismo si ostina almeno in Italia a censurare, favorendo nei fatti industrie clandestine e criminali con fatturati degni di multinazionali, azzerando inoltre, oggi, tecnorituali di nuova iniziazione creativamente dionisiaco-pagana assenti nella modernità (non ultimo non banali tecnoterapie sociali contro certi fenomeni ben noti, femminicidio e impotenza sessuale, e psicosessuale).
Oppure gli stessi Claudio Bonvecchio e Vittorio de Pedys, filosofi doc, su temi culturalmente e politicamente scorretti riguardo certa Costituzione parzialmente dogma-obsoleta della divina democrazia (in tale dinamica rimossa, "randello del popolo contro il popolo" Oscar Wilde docet) e sulla ormai esplosiva multietnica, malissima pilotata dall'Unione Europea.
Focus anche per Marcello Veneziani, freddo diagnostico di una società liquida e orwelliana che - secondo lui- obbliga (in certo senso beninteso) a relativizzare se non resettare ogni azione parola +pensiero come prassi di cambiamento sociale, in quanto perversa persuasione subliminale, funzionale alla clonazione dello status quo. Antagonista e eretico lo stesso De Turris, noto esperto anche di fantascienza, sulla Resistenza come anche mitologia totalitaria, cavallo di Troy del comunismo per l'assimilazione Soviet, sfiorata in Italia e Europa nell'immediato secondo dopoguerra.
Infine, nella rapida e incisiva segnalazione di Montinaro, zoom su Marco Vannini, umanista radicale, che tuona con fuoco azzurro alla Maestro Eckart contro le contraddioni semieterne delle Chiese ufficiali.
Più in generale, Montinaro, direttore della Rivista Biblioteca di Via Senato di Milano, area Mondadori//Media Set, oltre a sottolineare lo Stile Tavoletta Libro d'Arte del volume (prossimamente per la cronaca replicante in versione eBook con la ferrarese La Carmelina), significante fondamentale per certa preziosità tipo Franco Maria Ricci, spottizza al quadrato e alla Warhol giustamente il libro come Parola Fatto (per dirla con Ionesco), esempio luminoso di media game creativo, che segnala, nonostante certo scetticismo del pensiero unico dominante anche alternativo, .. anche nel 2014 l'opzione possibile di Fare letteratura perturbante, danzante nella complessità e programmaticamente anti-ideologica.
Come dimostra - aggiiungiamo noi - in una cifra costante di certo Mix tra Nuova Tradizione e Futuribile, la presenza stessa tra gli autori di futuristi contemporanei e -o diversamente futuribili quali (oltre a Campa) Stefano Vaj, Vitaldo Conte, Antonio Saccoccio, Luca Siniscalco, Andrea Scarabelli, Giovanni Sessa e Roberto Guerra.
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Spendida recensione di G. Montinaro su Il Giornale, per il libro... indicibile.... " .. Non aver paura di dire" a cura di Sandro Giovannini con 40 autori coinvolti, alcuni molto noti, Marcello Veneizani, Luca Gallesi, Marco Vannini, Gian Franco De Turris, Riccardo Campa ecc. Montinaro ha evidenziato in particolare quest'ultimo, sociologo della scienxa, per una ouverture libertaria sull'equivoco millenario della Prostituzione, che il proibizionismo si ostina almeno in Italia a censurare, favorendo nei fatti industrie clandestine e criminali con fatturati degni di multinazionali, azzerando inoltre, oggi, tecnorituali di nuova iniziazione creativamente dionisiaco-pagana assenti nella modernità (non ultimo non banali tecnoterapie sociali contro certi fenomeni ben noti, femminicidio e impotenza sessuale, e psicosessuale).
Oppure gli stessi Claudio Bonvecchio e Vittorio de Pedys, filosofi doc, su temi culturalmente e politicamente scorretti riguardo certa Costituzione parzialmente dogma-obsoleta della divina democrazia (in tale dinamica rimossa, "randello del popolo contro il popolo" Oscar Wilde docet) e sulla ormai esplosiva multietnica, malissima pilotata dall'Unione Europea.
Focus anche per Marcello Veneziani, freddo diagnostico di una società liquida e orwelliana che - secondo lui- obbliga (in certo senso beninteso) a relativizzare se non resettare ogni azione parola +pensiero come prassi di cambiamento sociale, in quanto perversa persuasione subliminale, funzionale alla clonazione dello status quo. Antagonista e eretico lo stesso De Turris, noto esperto anche di fantascienza, sulla Resistenza come anche mitologia totalitaria, cavallo di Troy del comunismo per l'assimilazione Soviet, sfiorata in Italia e Europa nell'immediato secondo dopoguerra.
Infine, nella rapida e incisiva segnalazione di Montinaro, zoom su Marco Vannini, umanista radicale, che tuona con fuoco azzurro alla Maestro Eckart contro le contraddioni semieterne delle Chiese ufficiali.
Più in generale, Montinaro, direttore della Rivista Biblioteca di Via Senato di Milano, area Mondadori//Media Set, oltre a sottolineare lo Stile Tavoletta Libro d'Arte del volume (prossimamente per la cronaca replicante in versione eBook con la ferrarese La Carmelina), significante fondamentale per certa preziosità tipo Franco Maria Ricci, spottizza al quadrato e alla Warhol giustamente il libro come Parola Fatto (per dirla con Ionesco), esempio luminoso di media game creativo, che segnala, nonostante certo scetticismo del pensiero unico dominante anche alternativo, .. anche nel 2014 l'opzione possibile di Fare letteratura perturbante, danzante nella complessità e programmaticamente anti-ideologica.
Come dimostra - aggiiungiamo noi - in una cifra costante di certo Mix tra Nuova Tradizione e Futuribile, la presenza stessa tra gli autori di futuristi contemporanei e -o diversamente futuribili quali (oltre a Campa) Stefano Vaj, Vitaldo Conte, Antonio Saccoccio, Luca Siniscalco, Andrea Scarabelli, Giovanni Sessa e Roberto Guerra.
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