Ferrara- Mangolini e i teatranti in "perizoma" x la Kultura
--- La disinformazione conclamata dei media ideologici è un pozzo senza fondo. Il TG3 il-13 marzo- non ha rilanciato Ferrara per la grande mostra al Palazzo dei Diamanti, abolita quest'anno per colpa di Berlusconi ed i tagli alla cultura.... Peccato che gli addetti alla Kultura ferraresi, rifiutino mostre di celebri artisti contemporanei virtualmente gratis, leggi il caso Graziano Cecchini, proposto al'assssore MaiVisto, tra breve ...ne parlerà anche Chi l'Ha Visto, di questo passo... Peccato che i fondi per la Kultura a Ferrara sian sprecati per convegni ad personam per foraggiare i contenitori immaginari dell'Ermitage o il Museo della Shoah, o per un personale dirigenziale in Ferrara Arte e Musica, al 90% superfluo o “clientelare “e così via...
Peccato che -appunto- in due anni- il protagonista di ieri sul TG3, il presidente del Teatro Comunale, Mangolini, che fa rima con Minzolini, non abbia mai detto una parola critica sia sulle spreco di risorse di quanto sopra, sia su qualsiasi ombra di Ferrara kattokomunista....
Mangolini, già a suo tempo, noi siamo oggettivi, ottimo attore e uomo di teatro, anche in terra straniera (in Francia se non erriamo), poi, rilanciato- a fine carriera- proprio a Ferrara, con ruoli del genere, istituzionali oltre le sue indubbie doti artistiche, mai segnalate per azioni politicamente e culturalmente scorrette, necessarie a Ferrara, invece, per far saltare la casta.... Probabilmente una copertura per la casta stessa, nota in tutta Italia, a livello culturale, per l'affaire Ronconi dell'era sateriale (con la s minuscola), oggi misteriosamente riciclato ad art director del Museo stesso della Shoah...(altro spreco imputabile al Premier ovvio!). Probabilmente, la scelta di Mangolini, per affinità ideologiche ben note...
Ebbene, al passo con il superconformismo pseudoalternativo dell'ex sinistra nazionale, Ferrara non ha trovato di meglio che protestare contro i tagli alla Kultura che con le mutande. Mangolini e i teatranti, molti con la r moscia, in perizoma al Teatro Comunale e dintorni (vale a dire il Pd Ferrara!). Ormai a Ferrara, oltre alla storica invasione dei piccioni, registriamo quella dei Pavoni, la solita intellighenzia pseudocritica “rossa” arrogante, antidemocratica e culturalmente razzista verso altre modulazioni mai ad una dimensione... Intellighenzia, ancora ideologica nell'era di Internet e di Obama, che premia Marchionne, mentre a Ferrara invece si evolvono verso i vendoliani ancora paleocomunisti e classisti , drome-dario-franceschini docet.
Al TG3, riassumendo, Mangolini, in primo piano, è tornato a fare l'attore, ottima performance, alla faccia della crisi internazionale, della fine storica -anche in Italia- dello Stato e-o delle Istituzioni come Bancomat della Kultura, come... in ogni nazione evoluta europea o negli Usa... Dimenticando, Mangolini e il TG3 appunto l'affaire Ronconi, squisitamente ferrarese, un milione di euro gettati al vento per un superflop, contestato da quasi tutti in città, voluto da Sateriale e gli addetti alla Kultura ferrarese come apoteosi della Casta...quasi una Versailles a circuito chiuso... Come, infine se Lirica e Teatro (un certo Carmelo Bene docet), preziosi ma di nicchia, distanti dalla ciberculture nascenti del nostro tempo, siano Aut Aut per la Bellezza e la Verità...e la Libertà, da dove nasce la cultura autentica!
Marco Cremonini Como/Neuchatel/Svizzera
--- La disinformazione conclamata dei media ideologici è un pozzo senza fondo. Il TG3 il-13 marzo- non ha rilanciato Ferrara per la grande mostra al Palazzo dei Diamanti, abolita quest'anno per colpa di Berlusconi ed i tagli alla cultura.... Peccato che gli addetti alla Kultura ferraresi, rifiutino mostre di celebri artisti contemporanei virtualmente gratis, leggi il caso Graziano Cecchini, proposto al'assssore MaiVisto, tra breve ...ne parlerà anche Chi l'Ha Visto, di questo passo... Peccato che i fondi per la Kultura a Ferrara sian sprecati per convegni ad personam per foraggiare i contenitori immaginari dell'Ermitage o il Museo della Shoah, o per un personale dirigenziale in Ferrara Arte e Musica, al 90% superfluo o “clientelare “e così via...
Peccato che -appunto- in due anni- il protagonista di ieri sul TG3, il presidente del Teatro Comunale, Mangolini, che fa rima con Minzolini, non abbia mai detto una parola critica sia sulle spreco di risorse di quanto sopra, sia su qualsiasi ombra di Ferrara kattokomunista....
Mangolini, già a suo tempo, noi siamo oggettivi, ottimo attore e uomo di teatro, anche in terra straniera (in Francia se non erriamo), poi, rilanciato- a fine carriera- proprio a Ferrara, con ruoli del genere, istituzionali oltre le sue indubbie doti artistiche, mai segnalate per azioni politicamente e culturalmente scorrette, necessarie a Ferrara, invece, per far saltare la casta.... Probabilmente una copertura per la casta stessa, nota in tutta Italia, a livello culturale, per l'affaire Ronconi dell'era sateriale (con la s minuscola), oggi misteriosamente riciclato ad art director del Museo stesso della Shoah...(altro spreco imputabile al Premier ovvio!). Probabilmente, la scelta di Mangolini, per affinità ideologiche ben note...
Ebbene, al passo con il superconformismo pseudoalternativo dell'ex sinistra nazionale, Ferrara non ha trovato di meglio che protestare contro i tagli alla Kultura che con le mutande. Mangolini e i teatranti, molti con la r moscia, in perizoma al Teatro Comunale e dintorni (vale a dire il Pd Ferrara!). Ormai a Ferrara, oltre alla storica invasione dei piccioni, registriamo quella dei Pavoni, la solita intellighenzia pseudocritica “rossa” arrogante, antidemocratica e culturalmente razzista verso altre modulazioni mai ad una dimensione... Intellighenzia, ancora ideologica nell'era di Internet e di Obama, che premia Marchionne, mentre a Ferrara invece si evolvono verso i vendoliani ancora paleocomunisti e classisti , drome-dario-franceschini docet.
Al TG3, riassumendo, Mangolini, in primo piano, è tornato a fare l'attore, ottima performance, alla faccia della crisi internazionale, della fine storica -anche in Italia- dello Stato e-o delle Istituzioni come Bancomat della Kultura, come... in ogni nazione evoluta europea o negli Usa... Dimenticando, Mangolini e il TG3 appunto l'affaire Ronconi, squisitamente ferrarese, un milione di euro gettati al vento per un superflop, contestato da quasi tutti in città, voluto da Sateriale e gli addetti alla Kultura ferrarese come apoteosi della Casta...quasi una Versailles a circuito chiuso... Come, infine se Lirica e Teatro (un certo Carmelo Bene docet), preziosi ma di nicchia, distanti dalla ciberculture nascenti del nostro tempo, siano Aut Aut per la Bellezza e la Verità...e la Libertà, da dove nasce la cultura autentica!
Marco Cremonini Como/Neuchatel/Svizzera