......SARKOZY: "USEREMO TUTTI I MEZZI POSSIBILI" - Al termine del summit all'Eliseo in cui sono è stata stabilita la linea d'azione della Coalizione, il presidente francese Nicolas Sarkozy aveva scandito il definitivo ultimatum a Gheddafi: "Tutti insieme abbiamo deciso di mettere in atto le richieste dell'Onu per porre fine alle violenze contro la popolazione civile in Libia", aveva spiegato il presidente transalpino. "Siamo tutti d'accordo ad usare tutti i mezzi possibili, anche militari, per mettere in atto le decisioni del Consiglio di sciurezza dell'Onu. C'è un accordo comune tra tutti i nostri partner: i nostri sforzi non saranno ofuscati dalle minacce di Gheddafi". Il premier del Beglio, Yves Leterme, aveva confermato che l'attacco era imminente. Al summit era presente anche il premier Silvio Berlusconi, che ha annunciato che a Napoli sarà collocato il centro di coordinamento delle operazioni in Libia. Successivamente ha sottolienato che il Paese di Gheddafi non dispone di armi in grado di colpire l'Italia.
AERONAUTICA ITALIANA - L'Aeronautica militare italiana si è mobilitata in vista delle plausibili operazioni in Libia. A disposizione sono stati messi i caccia bombardieri Tornado e gli intercettatori F-16 ed Eurofighter, aerei specializzati nella guerra elettronica. A Trapani sono già arrivati i Tornado Ecr del 50esimo stormo di Piacenza specializzati nella guerra elettronica e i Tornado Eds cacciabombadieri del sesto stormo di Ghedi, più gli Eurofighetr del quarto stormo di Grosseto. Sono presenti inoltre i velivoli da ricognizione Awacs e numerosi Tanker, i velivoli per il rifornimento in volo. Inoltre, a disposizone delle forze Onu sono state messe a disposizioni sette basi: Aviano, Gioia del Colle, Amendola, Decimo Mannu, Sigonella, Trapani e Pantelleria.
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